Rinnovabili

Storage con batterie al litio: i 4 progetti del 2015

Storage con batterie al litio i 4 progetti del 2015

 

(Rinnovabili.it) – Il futuro è nello storage, ormai è chiaro. Lo hanno detto e ribadito in molti, dall’analisi di Deutsche Bank, uscita lo scorso marzo, al più recente report di ARENA. Le batterie al litio stanno per guadagnarsi una bella fetta di mercato anche al di fuori del settore dei trasporti, con un “megashift” dell’utenza atteso entro appena una decina d’anni per quanto riguarda il comparto residenziale. Ecco perché le case automobilistiche, fiutando l’affare, stanno lavorando alacremente per ritagliarsi fette di mercato anche in quest’ambito. Come stabilizzatori di un sistema energetico basato su fonti rinnovabili, infatti, le batterie agli ioni di litio hanno un avvenire certo. Non solo quelle costruite su misura, ma anche quelle utilizzate per muovere le auto elettriche o ibride. La vera sfida ambientale, infatti, mentre si attende la scoperta della pietra filosofale che permetta di riciclare il litio in tutta sicurezza e convenienza, è far durare il più possibile gli accumulatori.

La batteria di un’auto elettrica si considera a fine vita una volta perso il 20/25% della sua capacità di ricarica. In realtà, dunque, la sua durata è stata appena scalfita: destinarla al riciclo sarebbe perciò una pratica meno sostenibile che non destinarla al riutilizzo in progetti di storage, grazie ai quali la sua vita utile si allunga di circa 12 anni. Qualcuno, per fortuna, ci ha già pensato: ecco 4 esempi.

 

Le batterie al litio della Leaf rivivono nell’accumulo domestico

 

1. Una Nissan Leaf… dentro casa

La Leaf è l’auto elettrica più venduta al mondo, con 178 mila consegne dal 2010 (guarda la prova su strada di Rinnovabili.it). La casa produttrice ha stretto un accordo con il colosso Green Charge Networks, il maggiore provider di stoccaggio di energia a uso commerciale. La partnership consente a Nissan di convertire le batterie al litio in sistemi di stoccaggio domestici. Per garantire maggiore affidabilità e stabilità agli accumulatori riconvertiti, il gruppo utilizza un software intelligente in grado di massimizzare le performance.

 

2. Rangers ambientalisti

Si chiama Lamar Buffalo la stazione dei ranger nel Parco nazionale di Yellowstone, nell’estremo settore nord-occidentale del Wyoming. È stata costruita nel 1907. Oggi vanta un impianto solare a terra da 40 kWh abbinato ad un sistema di stoccaggio dell’energia da 208 vecchie batterie provenienti da auto ibride Toyota Camry. Il sistema è in grado di fornire 85 kWh di elettricità per garantire stabilità durante la notte o nelle giornate nuvolose. L’accumulo può produrre energia sufficiente per i 5 edifici del campus, ed è diventato un vanto per i ranger che vogliono mantenere il parco di Yellowstone più pulito possibile.

Le batterie sono collegate in parallelo e organizzate in quattro file da 52. Ogni fila è in grado di sviluppare 375 volt nominali.

 

Riciclare batterie in sistemi di accumulo il caso Yellowstone

 

3. Amburgo pensa in grande

Un progetto ambizioso vede insieme BMW, Bosch e Vattenfall, intenzionate a costruire un’unità di stoccaggio con potenza di 2 megawatt e una capacità installata di 2 megawattora. Tutto ciò avverrà collegando oltre 100 sistemi di batterie precedentemente installate sui veicoli. Il sistema è sufficientemente compatto da poter essere collocato in un piccolo edificio, ma è abbastanza potente da fornire energia a 30 famiglie di quattro persone per sette giorni. I partner prevedono che l’unità di stoccaggio entrerà in funzione per la fine del 2015. Il progetto delle tre aziende ha preso il nome di “Second Life Batteries”, e prevede che ciascuna faccia la sua parte: BMW fornisce le batterie delle vetture elettriche ActiveE e i3, Vattenfall ospita il sistema di stoccaggio e Bosch ha il compito di integrare le batterie e gestirlo. Questa soluzione di storage entrerà a far parte della centrale elettrica virtuale di Vattenfall, e consentirà ai partner di combinare i diversi sistemi decentralizzati di generazione di energia al fine di immetterli sul mercato come un impianto condiviso.

 

4. Renault De Lapalisse: ricarica batterie con le batterie

Batterie al litio per ricaricare batterie al litio 300Un consorzio francese guidato dalla azienda di costruzioni Bouygues ha sviluppato un sistema di carica per auto elettriche basato sull’impiego di batterie al litio usate. Queste basterebbero a soddisfare la domanda di energia di più veicoli messi in carica contemporaneamente. Una tipica stazione ha di solito 4-5 spine per il caricamento, ma in futuro potrebbe essere insufficiente. Basta immaginare una azienda o un’istituzione, presso cui ogni mattina dozzine di impiegati vengono a lavorare con un’auto elettrica. Se tutti mettessero in carica il proprio veicolo allo stesso tempo, la cosa metterebbe a dura prova la rete elettrica dell’edificio, costringendolo ad aggiornare gli impianti.

 

La risposta del gruppo di aziende che ha pensato all’utilizzo di accumulatori esausti si basa su un calcolo: assemblandoli e rendendoli in grado di assorbire energia durante la notte, potranno servire a caricare i veicoli durante il giorno. La stazione di ricarica adotterà batterie agli ioni di litio marcate Renault, che è parte del gruppo di aziende sviluppatrici del progetto.

Exit mobile version