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Stop alle batterie esauste in mare

Presentato questa mattina a Big Blu il progetto con cui COBAT e Rotte del Mediterraneo inizieranno un viaggio nei porti d’Italia per dire stop all’abbandono delle batterie esauste (e non solo) in mare

batterie-esauste-cobat-mare(Rinnovabili.it) – Salvaguardare l’ambiente marino dall’inquinamento e dai materiali a fine vita abbandonati sui fondali. È questo l’obiettivo di COBAT e il Mare, il progetto che il Consorzio nazionale ha ideato in difesa del delicatissimo sistema marino e che ha presentato questa mattina al salone internazionale Big Blu insieme a “Rotte del Mediterraneo”, il format televisivo, trasmesso da Marco Polo e giunto alla sua terza edizione, nel quale troverà spazio per sensibilizzare i telespettatori sulla tutela di un patrimonio naturale di straordinaria importanza collettiva. L’ecosistema marino, infatti, è un anello del contesto ambientale estremamente delicato la cui preservazione ha visto coinvolti da più parti organismi nazionali e internazionali, ora su quello ora su questo fronte. Eppure sempre più spesso la cronaca ci racconta gli scempi compiuti ai danni dei nostri mari, le cui conseguenze sono nella maggior parte dei casi irreparabili e coinvolgono le forme di vita, animali e vegetali, che abitano i fondali, con ripercussioni sulla salute di tutto l’ambiente.

 

Il progetto si articolerà su più piani. Questa mattina, a Big Blu, è stato realizzato un vero e proprio speciale televisivo, durante il quale sono stati presentati tutti i soggetti coinvolti e le iniziative che saranno messe in campo e che punteranno sia alla comunicazione scientifica delle problematiche analizzate che alla sensibilizzazione dei cittadini. Presenti il Presidente di COBAT, Giancarlo Morandi, l’ideatore del format TV “Rotte del Mediterraneo”, Enzo Biassoni, e il responsabile mare di Legambiente, Sebastiano Venneri. In pratica, gli esperti che seguiranno le “rotte del Mediterraneo”, provenienti dalle Facoltà di Biologia delle Università di Genova e Barcellona, perlustreranno numerosi porti italiani e, novità di quest’anno, anche alcuni porti internazionali per verificare quanto essi siano “virtuosi”, quanto cioè si siano impegnati a dare un sostanziale contributo al risparmio energetico, allo smaltimento dei rifiuti nocivi e al rispetto dell’ambiente; tra questi sarà scelto il porto ecologicamente più all’avanguardia, quello cioè che risulterà più pulito e vivibile grazie all’utilizzo del fotovoltaico, alla creazione di isole ecologiche o di centri per la raccolta e lo smaltimento di batterie esauste, a forme di trasporto sostenibile, all’attenzione nello smaltimento delle acque nere e allo sfruttamento dell’energia eolica, al quale andrà, come premio, l’installazione di un impianto fotovoltaico portuale.

 

“L’ecologia nei suoi diversi aspetti – hanno spiegato i promotori di COBAT e il Mare e Rotte del Mediterraneo – avrà uno spazio sempre più importante e significativo all’interno del Format televisivo, puntando a valorizzare e a promuovere tutte quelle attività connesse al mare e alla navigazione che dimostrano attenzione ai problemi ambientali, ad esempio Cantieri Navali che si impegnano nella produzione di imbarcazioni “ecosostenibili”, rimessaggi meccanizzati che sfruttano energie rinnovabili. Ci sarà inoltre una puntuale sensibilizzazione dei diportisti alle tematiche ambientali riguardanti in particolare lo smaltimento delle batterie e l’utilizzo del fotovoltaico”.

 

Oltre a un atto d’amore, la tutela del mare rappresenta anche un’importante opportunità di lavoro: il recupero dei materiali a fine vita dispersi nell’ecosistema marino, il loro trattamento e il successivo riciclo verso una seconda vita rappresenta un’attività economicamente rilevante. Anche i fari incontrati saranno monitorati durante la rotta e gli esperti cercheranno di individuare e valorizzare soprattutto quelli che hanno deciso di implementare l’utilizzo dell’energia fotovoltaica, come ha fatto il Faro di Razzoli, nell’arcipelago della Maddalena in Sardegna. L’internazionalità dell’iniziativa, invece, sarà conseguita attraverso lo scambio di esperienze con altre realtà del contesto europeo, quali Nizza e Spalato.

 

“Il Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo – tengono a precisare da COBAT – rappresenta da 25 anni un sistema di raccolta, trattamento e riciclo di rifiuti di pile e accumulatori; in seguito alla trasformazione dello scenario legislativo, il Consorzio ha esteso la propria attività anche ad altre tipologie di rifiuti, come i RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), gli pneumatici fuori uso e i moduli fotovoltaici giunti a fine vita. Una forte mission ambientale e una consolidata esperienza nel settore che ci rendono l’unico consorzio multifiliera in Italia”.