L’avvio è previsto entro la fine del 2023. Grazie all’azienda con una lunga esperienza nel campo del riciclo dei materiali metallici, l’ex gruppo Fiat punta a generare 2 miliardi di ricavi entro il 2030
Il servizio di riciclo auto a fine vita sarà aperto a tutti i marchi
(Rinnovabili.it) – Partirà entro fine anno, prima in Francia, Lussemburgo e Belgio, poi negli altri paesi europei, il progetto di riciclo veicoli a fine vita firmato Stellantis. L’impegno dell’ex gruppo Fiat in questo settore collaterale (ed essenziale) per il passaggio all’elettrico si approfondisce grazie a Galloo, un’azienda specializzata nel riciclo dei materiali metallici ferrosi e non ferrosi, con cui è stato appena siglato un memorandum d’intesa per costituire una joint venture.
Insieme, Stellantis e Galloo metteranno a disposizione strutture di trattamento autorizzate per raccogliere i veicoli fuori uso dall’ultimo proprietario, per poi lavorarli per ottenere parti che possono essere riutilizzate, rigenerate o riciclate. Non solo veicoli Stellantis: il servizio di riciclo veicoli a fine vita è aperto anche agli altri marchi.
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Nel 2020 le autovetture, i furgoni e gli altri veicoli commerciali leggeri rottamati nell’UE sono stati oltre 5,4 milioni, per un peso totale di 6,3 milioni di tonnellate. Secondo i dati forniti da Eurostat, il 96,0% delle parti e dei materiali è stato riutilizzato e recuperato, mentre il 90,5% è stato riutilizzato e riciclato (l’Italia è sotto media con l’84,9% in entrambi gli ambiti).
“Rendere più facile per i clienti il riciclo veicoli a fine vita è essenziale per ridurre l’impatto ambientale dei veicoli” ha dichiarato Alison Jones, Senior Vice President della business unit di Economia Circolare di Stellantis. “Il reinserimento di componenti e materiali nella catena del valore consente di salvaguardare risorse limitate, supportando l’obiettivo di azzerare le emissioni nette di carbonio entro il 2038”.
Quali sono gli obiettivi? Il programma per il riciclo dei veicoli a fine vita realizzato insieme a Galloo dovrebbe permettere a Stellantis di centrare i target di circolarità fissati con il piano al 2030, Dare Forward 2030, presentato l’anno scorso. La joint venture contribuirà ad aumentare di 10 volte rispetto al 2021 i ricavi provenienti da attività di riciclo e di 4 volte quelli derivanti dall’estensione della vita utile di componenti entro il 2030. In più, dovrebbe permettere di generare oltre 2 miliardi di euro di ricavi sempre entro fine decennio. E facilitare il raggiungimento di un altro obiettivo del decennio: impiegare il 40% di materiali green nei veicoli di nuova produzione.