Tre ricerche dell’Università della Pennsylvania mostrano il potenziale della sinterizzazione a freddo nel migliorare il riciclo dei materiali
Creare composti densi a basse temperature è la specialità della sinterizzazione a freddo
(Rinnovabili.it) – Molto spesso il riciclo dei materiali genera una piena circolarità dei processi. Semplicemente allunga loro la vita e ne permette un utilizzo come materia prima seconda per un numero limitato di volte. Si stanno però affermando processi sempre più innovativi per migliorare questi aspetti. La sinterizzazione a freddo è uno di questi. Consente di combinare materiali in polvere per creare compositi densi a basse temperature. In questo modo, si riduce l’impatto ambientale si può aumentare la circolarità. Attraverso la pressione e l’uso di solventi, è possibile riciclare materiali come plastica e ceramica più volte senza perdita di prestazioni.
Diverse ricerche condotte dal Penn State College of Engineering, mostrano nuovi utilizzi della sinterizzazione a freddo che aprono nuovi scenari per il riciclo dei materiali. In un articolo pubblicato su Materials Horizons, i ricercatori hanno combinato polipropilene con materiali ceramici, ottenendo compositi robusti adatti per l’edilizia. Questi materiali possono essere riciclati più volte con minore apporto di energia e acqua rispetto ai materiali convenzionali.
Utilizzando la stessa tecnica, in un altro lavoro il team ha applicato la sinterizzazione a freddo agli elettroliti solidi e liquidi delle batterie a stato solido. Ha così ottenuto il riciclo degli elettroliti danneggiati meccanicamente, riducendo il consumo energetico complessivo e l’impatto ambientale.
Infine, con un terzo studio i ricercatori del Penn State College hanno sinterizzato a freddo un composito utilizzato nei condensatori per veicoli elettrici, dimostrando il potenziale del riciclo dei materiali per l’elettrificazione dei trasporti.Sviluppata nel 2016, la sinterizzazione a freddo sta guadagnando sempre maggior interesse a livello globale. Diverse istituzioni accademiche, laboratori nazionali e industrie la utilizzano per migliorare la circolarità di processi. Gli sviluppi ottenuti dall’Università della Pennsylvania dimostrano che per le strategie di sviluppo sostenibile, difficilmente se ne potrà fare a meno.