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La seconda vita delle batterie? Nei sistemi di accumulo

Il progetto pilota di Sumitomo-Nissan è stato selezionato dal Ministero dell’Ambiente giapponese per testare una seconda vita delle batterie nei sistemi di accumulo

La seconda vita delle batterie? Nei sistemi di accumulo(Rinnovabili.it) – Recuperare le batterie al litio che hanno servito i veicoli elettrici e riportarle a nuova vita impiegandole nei sistemi di stoccaggio delle fattorie solari. È questo il progetto pilota, nato dalla 4R Energy, la joint research company tra la Sumitomo Corporation (una grande società commerciale giapponese) e la Nissan Motor, che è stata selezionata dal Ministero dell’Ambiente giapponese per testare l’impiego delle batterie usate nei sistemi di accumulo e quindi la promozione delle fonti rinnovabili di energia. I due stakeholders hanno deciso, infatti, di recuperare le batterie usate dal veicolo elettrico Nissan Leaf per riposizionarle, e quindi testarle, all’interno del sistema di stoccaggio della “Forest of Light”, la fattoria solare da 10 MW costruita su Yumeshima Island, nel Sud – Est del Giappone. Estesa su una superficie di circa 15 ettari, la fattoria è stata allacciata alla rete alla fine del 2013, momento in cui il team della 4R Energy ha iniziato a testarne le performance (e lo farà per i prossimi 3 anni) per valutare non solo la stabilità del sistema, ma anche una sua eventuale replicabilità in altri contesti.

 

Lo stoccaggio dell’energia è un settore che soprattutto nei prossimi anni, assicurano gli esperti, avrà un ruolo chiave nella diffusione delle fonti energetiche rinnovabili: stando a quanto diffuso da alcune analisi di mercato, riportano i due stakeholders nella nota stampa diffusa, la crescita dei sistemi di accumulo sarà dovuta sia all’avanzamento tecnologico sia alle performance che garantirà l’impiego delle batterie usate dei veicoli elettrici nel settore dello stoccaggio di energia da fonti rinnovabili. C’è chi sostiene anche che la seconda vita delle batterie delle auto elettriche sarà un vero e proprio business, che passerà, secondo il Navigant Research, dai 16 milioni di dollari stimati per il 2014 ai 3 miliardi di dollari nel 2035.