Un team di ricercatori tedeschi ha sperimentato un approccio a bassa tecnologia per il riciclo delle terre rare da lampade obsolete
Il metodo del Karlsruhe Institute of Technology permette il riciclo delle terre rare al 93%
(Rinnovabili.it) La nuova frontiera di un gran numero di industrie – dall’automotive, all’energia, fino alle tecnologie informatiche – è il riciclo delle terre rare. Trovare modi per recuperare questi preziosi elementi ed evitare i monopolisti dell’estrazione e del commercio è sempre più importante. Ma oggi siamo molto lontani dall’avere un’economia circolare delle terre rare.
Forse però qualcosa sta per cambiare. Un team di ricercatori del Karlsruhe Institute of Technology ha sviluppato un metodo a bassa tecnologia per recuperare terre rare da lampade fluorescenti obsolete.
Il processo low-tech per recuperare le terre rare
Gli scienziati hanno utilizzato una bobina di filo per applicare un campo magnetico esterno a una colonna di vetro per cromatografia, riempita con filtri a disco con maglia in acciaio inossidabile. Hanno quindi preparato un campione dimostrativo da far passare attraverso la colonna per vedere se era in grado di catturare i fosfori.
Il campione è stato ricavato ottenendo tre diversi fosfori (composti di terre rare) debolmente magnetici da un produttore di lampade. Successivamente, il team ha mescolato le particelle in una soluzione liquida con ossido di silice non magnetico e nanoparticelle di ossido di ferro fortemente magnetiche. Quando il liquido è stato iniettato e fatto scorrere attraverso la colonna cromatografica, i fosfori e le nanoparticelle di ossido di ferro si sono attaccati alla maglia di acciaio inossidabile magnetizzata, mentre l’acqua e le particelle di silice sono uscite dall’altra estremità.
Riducendo gradualmente il campo magnetico, i fosfori sono infine stati rimossi dalla colonna, recuperando il 93% dalla miscela iniziale. Anche se serviranno altri studi per separare gli elementi delle terre rare così ottenuti, i ricercatori considerano questo approccio un passo verso un riciclo industriale pratico ed economico. Forse le vecchie lampadine potranno presto “accendere una luce” sul futuro delle terre rare.