Definiti nuovi requisiti minimi per il riuso delle acque reflue trattate nell’irrigazione agricola
(Rinnovabili.it) – La Commissione europea ha presentato stamane il nuovo regolamento sul riuso delle acque reflue in agricoltura, provvedimento nato per facilitare e rendere sicuro l’utilizzo dei reflui depurati come fonte d’irrigazione. La proposta legislativa, che dà seguito al piano d’azione sull’economia circolare, ha il duplice obiettivo di garantire la tutela delle risorse idriche europee e combattere gli sprechi che oggi affliggono il settore. “L’acqua è una risorsa limitata nell’Unione Europea – spiega Bruxelles nel testo della proposta -, con un terzo del territorio comunitario soffre di stress idrico. Le crescenti esigenze delle popolazioni e il cambiamento climatico renderanno la disponibilità di acqua, in quantità e qualità sufficienti, ancora più difficile nell’Europa del futuro”.
Nell’ambito di un approccio integrato di gestione delle acque, oltre alle misure di risparmio idrico, il trattamento e riuso delle acque reflue è una delle soluzioni in grado d’offrire un’alternativa affidabile d’approvvigionamento. In questo contesto, l’irrigazione agricola offre un elevato potenziale in termini di sfruttamento dei reflui.
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La proposta della Commissione europea intende stimolare e facilitare l’adozione del riuso delle acque reflue nell’irrigazione laddove ciò sia “pertinente, sicuro ed economico”. Le nuove norme – che passano ora in mano ai legislatori di Parlamento e Consiglio dell’UE – dovrebbero contribuire a rafforzare la fiducia dei consumatori in merito alla qualità degli alimenti prodotti con acqua di recupero, imponendo a tutti gli Stati membri di rispettare gli stessi parametri minimi, al fine di garantire un alto livello di qualità dell’acqua. Allo stesso tempo, il provvedimento promuoverà l’uso di tecnologie più ecologiche per il trattamento delle acque. Nel dettaglio la bozza definisce requisiti minimi per il riuso delle acque reflue trattate provenienti da impianti di depurazione, inerenti sia i parametri microbiologici (ad esempio, i livelli dei batteri E. coli) che gli standard di monitoraggio incentrati sulla frequenza dei controlli e sul processo di convalida.
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“Questa è una proposta vincente per tutti, in Europa – spiega il Commissario Vella, responsabile per l’Ambiente – gli agricoltori avranno accesso a un approvvigionamento sostenibile di acqua per l’irrigazione, i consumatori potranno contare su prodotti alimentari sicuri, e le imprese sfrutteranno nuove opportunità. La vittoria più importante andrà a vantaggio dell’ambiente perché la proposta contribuisce a una migliore gestione della nostra risorsa più preziosa: l’acqua.”