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Dai rifiuti tessili il futuro dell’isolamento termico degli edifici

L’Università Politecnica di Hong Kong propone di utilizzare i rifiuti tessili come materie prime seconde per il risparmio energetico in edilizia

rifiuti tessili
Foto di Rio Lecatompessy su Unsplash

Le microstrutture gerarchiche e i coloranti presenti nei rifiuti tessili si possono sfruttare per costruzioni più sostenibili

(Rinnovabili.it) – I rifiuti tessili, spesso costituiti da filati misti, sono difficili da riciclare. I costi elevati e le difficoltà tecniche nella separazione delle diverse componenti li rendono un problema di prima grandezza. La produzione tessile contribuisce inoltre al 10% delle emissioni di anidride carbonica, con l’85% dei rifiuti del settore che finisce in discarica o negli inceneritori. 

Di fronte a un’industria completamente insostenibile, i ricercatori stanno aguzzando l’ingegno alla ricerca di soluzioni. E ogni tanto qualche buona idea si affaccia sulle riviste di settore. L’ultima è quella di Dahua Shou, professore presso la Scuola di moda e tessuti dell’Università politecnica di Hong Kong. Shou ha condotto una ricerca per verificare se gli scarti tessili potessero essere utilizzati nell’industria delle costruzioni.

La sua idea è sviluppare materiali isolanti per l’edilizia a partire da rifiuti dell’industria della moda. La sua idea potrebbe combinare il riciclo degli abiti usati con il risparmio energetico. La progettazione di questi “indumenti da costruzione” sfrutta l’ingegneria fotonica e ottimizza il trasferimento di calore.

Come ottenere materiale isolante da rifiuti tessili

ll processo inizia con la separazione e la triturazione dei rifiuti tessili. Questi vengono poi compressi e trasformati in una sorta di tappeto di fibre assemblate tra loro e avvolte attorno a rulli. In pratica somigliano a grandi rotoli di carta da parati, solo più spessi e fatti di tessuti compositi. A questo punto possono essere applicati sui muri come isolante.

L’idea di questo uso insolito è venuta studiando le proprietà di alcuni vestiti. Le microstrutture gerarchiche che li compongono, insieme ai coloranti applicati, rendono gli indumenti capaci di riflettere selettivamente il calore solare, compresa la luce visibile e il vicino infrarosso. Inoltre sono in grado di emettere radiazioni termiche a onde lunghe.

Questi scarti tessili sono poi materiali durevoli, leggeri e resistenti alla fiamma. Secondo il Politecnico di Hong Kong potrebbero essere adatti a una varietà di contesti: ne potrebbero beneficiare edifici residenziali e industriali, case nei villaggi, palafitte, container e altre strutture ancora. Il riutilizzo dei rifiuti tessili come isolamento termicoper edifici potrebbe diventare una soluzione sostenibile e contribuire al riciclo di un rifiuto che ad oggi resta ancora un grande punto interrogativo.