(Rinnovabili.it) – Migliora l’attenzione degli italiani nei confronti della raccolta differenziata dei rifiuti organici. Nel 2015, il settore ha registrato un aumento su base annuale del 6,1%, arrivando ad un totale di circa 6 milioni di tonnellate di scarto organico “dirottate” dalla discarica. I numeri appartengono al Rapporto Annuale del Biowaste elaborato dal Consorzio Italiano Compostatori (CIC) a partire dagli ultimi dati ISPRA.
Il documento, pubblicato oggi, spiega come la frazione organica, composta sia dall’umido dei rifiuti urbani che dalla frazione verde, abbia superato la soglia dei 100 kg procapite raccolti con un maggiore quantitativo medio nelle regioni del Nord (122 kg procapite), rispetto al Centro (101,4 kg) e al Sud (70,2 kg).
“Nel complesso, si tratta di dati sicuramente positivi che indicano l’attenzione che amministrazioni e cittadini stanno dimostrando nei confronti del tema dell’economia circolare e della raccolta differenziata. Sono 25 anni che ci impegniamo in questo senso”, sottolinea Massimo Centemero, Direttore del Consorzio Italiano Compostatori (CIC). “Prossimo passo è senza dubbio accelerare e migliorare la raccolta nelle regioni del Sud per diminuire la disparità e raggiungere, entro il 2020, gli 8,5 milioni di tonnellate di rifiuti organici all’anno, pari a circa 140 kg pro capite”.
Per quanto riguarda il riciclaggio dell’organico, il sistema di trasformazione del rifiuto organico in compost conta in Italia 308 impianti, di cui 261 impianti di compostaggio, con una capacità autorizzata complessiva di circa 5,1 M tonnellate, e 47 impianti di digestione anaerobica e compostaggio, con una capacità di trattamento nominale di oltre 3 M tonnellate. Complessivamente, il sistema impiantistico di compostaggio e di digestione anerobica (DA) ha raggiunto dunque una capacità potenziale di 8,1 M tonnellate. Secondo le stime del CIC, da questi impianti sono stati ricavati nel 2015 circa 1,76 milioni di tonnellate di compost e 685 GW di energia ottenuti da 275GNm3 di Biogas prodotto negli impianti integrati di DA&Compostaggio.
“L’attuale capacità impiantistica nominale potrebbe essere sufficiente per garantire l’effettivo avvio a recupero di tutti i rifiuti compostabili raccolti in maniera differenziata in Italia”, spiega Alessandro Canovai, Presidente del CIC. “Purtroppo, di fatto, si riscontra una carenza impiantistica in alcune regioni del Centro e del Sud Italia, già documentata dal CIC nei rapporti annuali degli anni precedenti”.