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La raccolta dei rifiuti organici cala e gli impianti aumentano

Scende anche la qualità dei rifiuti organici raccolti, al di sotto dei criteri ambientali minimi. Allarme del Consorzio italiano compostatori

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Fonte: CIC – Consorzio Italiano Compostatori

Non servono nuovi impianti per trattare rifiuti organici, ma una raccolta più capillare

(Rinnovabili.it) – Sono 7,25 i milioni di tonnellate di rifiuti organici gestiti nel nostro paese, compresa la frazione umida e verde. Lo dicono gli ultimi dati elaborati dal Centro Studi CIC del Consorzio Italiano Compostatori. Considerando il totale di rifiuti a matrice organica (umido, verde, fanghi civili e agroindustriali e altro), si stimano invece 8,35 milioni di tonnellate, circa 55 mila in più dell’anno precedente. Di questi, spiega il CIC, il 60% è costituito da frazione umida, il 20% da verde, il 14% da fanghi di depurazione e il restante 8% da rifiuti dell’agroindustria.

Dalla trasformazione di questi rifiuti sono stati ottenuti circa 1,9 milioni di tonnellate di compost e 409 milioni di metri cubi di biogas. Fin qui i freddi numeri. Ma sono i trend a preoccupare il Consorzio. Il centro studi sottolinea infatti alcune criticità. La raccolta differenziata della frazione umida ha subito una crescita zero, con 675 comuni ancora senza servizi dedicati. Anche la qualità della frazione umida ha registrato un calo, con una purezza media scesa al 92,9%, al di sotto dei criteri ambientali minimi

Secondo Massimo Centemero, direttore del CIC, “è urgente ribadire quanto sia importante non solo la quantità, ma anche la qualità del rifiuto organico raccolto in modo differenziato”. Una qualità che “sta diminuendo anche a causa dell’utilizzo ancora elevato di sacchetti non compostabili nonostante il divieto”.

Inoltre, c’è il rischio di sovra capacità impiantistica, specialmente considerando gli incentivi per la costruzione di nuovi impianti. Ad oggi il riciclo dei rifiuti organici può contare su 357 impianti di trattamento biologico. Questi centri sono autorizzati a trattare circa 12 milioni di tonnellate l’anno, quando ne produciamo appena 8,35.

Invece di fare impianti nuovi, il CIC propone di puntare alla copertura delle raccolte differenziate su tutto il territorio nazionale, migliorare la qualità dei rifiuti organici raccolti e pianificare più strategicamente l’espansione degli impianti. Inoltre, sottolinea l’importanza di promuovere l’effettivo riciclo dei rifiuti organici, priorizzando il compostaggio rispetto alla produzione di energia.

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