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Innovazione riciclo vetro: nuovo processo recupera anche le briciole

Dall’Università Australia del Queensland arriva una tecnica in grado di trasformare anche i minuscoli frammenti “non riciclabili” in nuovi prodotti

riciclo vetro

 

Sviluppato un metodo per estrarre il silicato liquido dal vetro che non può essere riciclato

(Rinnovabili.it) – Le ultime novità in tema di riciclo vetro arrivano dall’Australia e più precisamente dall’Università del Queensland. Qui un gruppo di ricercatori ha sviluppato un processo per ridurre il numero di scarti con cui combatte quotidianamente questa filiera. Sebbene il vetro sia riciclabile al 100%, infatti, il trattamento è generalmente limitato a pezzi di grandi dimensioni che possono essere facilmente ordinati per colore. Poiché non vale la pena di selezionare i frammenti più piccoli, quest’ultimi vengono semplicemente scartati. La tecnica proprietaria sviluppata dal ricercatore Rhys Pirie e dal prof. Damien Batstone, entrambi dell’Università australiana, riesce a compiere il passo successivo tagliando drasticamente gli sprechi. Il merito è di una sostanza chimica che viene utilizzata per dissolvere vari frammenti di vetro in silicato liquido, ma di cui i ricercatori, in attesa di ottenere il brevetto, danno pochissime informazioni.

 

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Nel dettaglio il processo converte la silice, che costituisce circa il 70-75% del vetro. Il liquido ottenuto può essere successivamente utilizzato in un’ampia varietà di prodotti, dai detergenti e pneumatici, al cemento sigillante e persino come fertilizzante. Può inoltre costituire la base per produrre il gel di silice, che è l’essiccante contenuto in piccoli pacchetti aggiunti ai dispositivi elettronici. Secondo le stime degli scienziati, per produrre 1 kg di gel di silice sono necessari circa 1,3 kg di rifiuti in vetro. La tecnica richiede relativamente poca energia a differenza dei metodi tradizionali di produzione del silicato liquido. “Al momento questi tipi di silicati […] vengono generati attraverso un percorso di produzione complesso in cui si produce prima il vetro e quindi si trasforma in un prodotto silicato, tipo gel solubile”, afferma Batstone. “Invece di seguire questa strada, noi prendiamo del vetro che già prodotto e che costituisca un rifiuto e lo trasformiamo”.

 

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