Entrato in funzione TyGRe, il prototipo messo a punto dall’ENEA che sfrutta il processo di gassificazione per favorire il riciclo dei PFU attraverso la produzione di energia e la messa a punto di materiali ceramici
Secondo quanto riportato, infatti, il carburo di silicio riuscirebbe a battere i costi delle materie prime e quelli legati ai processi di sintesi, offrendo prestazioni che trovano un largo impiego in vari settori industriali: dall’elettronica all’aerospaziale, dall’automobilismo al siderurgico, questo materiale può essere impiegato per la messa a punto di dispositivi ad alta potenza, alta frequenza e alte temperature, schermature termiche, sistemi frenanti e produzione dell’acciaio. Il prototipo è il frutto della ricerca che l’omonimo progetto europeo TyGRe ha avviato nel 2009.
“I risultati che stiamo ottenendo con l’impianto pilota, dopo più di quattro anni di intenso lavoro, a cui hanno contributo oltre all’ENEA diversi partner europei – questo il commento del responsabile del progetto, Sergio Galvagno – permettono di porre le basi per lo sfruttamento industriale del processo. Attualmente il carburo di silicio ottenuto è stato testato con ottimi risultati nella preparazione di ceramici strutturali e membrane filtranti. Stiamo già lavorando su ulteriori applicazioni ed all’estensione del trattamento ad altre tipologie di rifiuti, indirizzando il processo verso la sintesi di altri materiali ceramici”.
Attualmente l’impianto in funzione a Trisaia è in grado di trattare 20 chilogrammi di PFU all’ora. Finanziato nell’ambito del Settimo Programma Quadro, TyGRe si dovrà confrontare con un vero e proprio “mostro ecologico”: ogni anno nel mondo, fa sapere l’ENEA, sono quasi un miliardo gli pneumatici dismessi, di cui 350 milioni solo in Europa.