Pubblicate le linee guida che garantiranno ai comparti industriali dedicati maggiore chiarezza e uniformità nei processi del riciclo delle plastiche
Si tratta di una serie di norme-quadro riferibili al settore nel suo complesso e che successivamente dovranno essere contestualizzate nei singoli settori specifici. L’eterogeneità delle materie plastiche, infatti, impone diverse tipologie di procedimenti di riciclo che, per via meccanica o per via chimica, possono dare origine a materie secondarie, pronte per essere immesse nuovamente nei processi produttivi, oppure a una plastica riciclata eterogenea, che in genere viene impiegata per usi secondari. L’obiettivo è quello di migliorare l’efficienza energetica complessiva di tutti i processi legati al riciclo delle plastiche ed è per questo che sia l’ISRI che l’APR, pur mettendo a punto propri documenti specifici di riferimento, hanno cercato una linea comune da seguire, proprio per evitare l’insorgere di inutili conflitti di interessi e per non costringere l’industria a dover scegliere o ignorare entrambi i dettami; le linee guida dell’ISRI sono state pubblicate in occasione dell’aggiornamento della Scrap Specification Circular, il documento che regola l’acquisto e la vendita di varie tipologie di scarti trasformati, tra ferrosi, cartacei, plastici, elettronici, di gomma e di vetro.
La task force si è dichiarata molto soddisfatta del risultato raggiunto ed è ora alla ricerca di input da parte di soggetti interessati a specifiche categorie di scarti di plastica.
«Con la messa a punto di norme specifiche – ha dichiarato il Presidente dell’ISRI Robin Wiener – adesso tutti nel settore del riciclo di materie plastiche parleranno la stessa lingua. È la prima volta che una collaborazione di questo tipo individua parametri capaci di mettere d’accordo acquirenti e venditori».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il commento del Presidente dell’APR, Tom Busard, convinto che la collaborazione con le industrie dei rottami possa portare a risultati significativi e aumentare la qualità del materiale riciclato:
«Speriamo di identificare quelle tipologie di plastica che fino a oggi non sono state ancora differenziate e rese disponibili per il riciclo».