(Rinnovabili.it) – Tutti tentano di ridurre i rifiuti plastici, ma la produzione di plastica cresce così tanto che si potrebbe arrivare a 1.100 milioni di tonnellate entro il 2050. A lanciare l’allarme è Surendra Borad Patawari, esperto di riciclaggio delle materie plastiche, nonchè amministratore delegato di Gemini Corporation e presidente della divisione materie plastiche del Bureau of International Recycling, dal palco della BIR London Convention 2018.
Ad oggi la produzione di plastica si aggira intorno alle 300 milioni di tonnellate l’anno, ha spiegato Patawari dal palco ondinese, ma si stima che solo il 20 per cento venga riciclato in maniera appropriata; eppure sono molti i fondi disponibili per investire nel riciclo delle materie plastiche.
Uno degli strumenti di cui può benificiare il mercato è quello dei green bond. “Quest’anno verranno investiti 250 miliardi di dollari statunitensi in obbligazioni verdi, i cosiddetti green bond – ha dichiarato l’esperto di riciclo – Questa cifra è circa il 40 per cento in più rispetto al 2017″.
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Guardando al futuro del settore, Surendra Borad Patawari ha citato un recente articolo pubblicato da McKinsey & Company in cui si afferma che il volume del riciclo della plastica aumenterà probabilmente da 55 milioni di tonnellate l’anno a 230 milioni di tonnellate nei prossimi dodici anni. Numeri resi possibili dall’innovazione tecnologica, che rende più efficiente ed economico il riciclo.
Surendra Borad Patawari spera che in futuro gli oneri amministrativi relativi alle esportazioni siano ridotti “il più possibile” per garantire un flusso libero di merci. Il riferimento è alla Cina, la prima a porre restrizioni alle importazioni di rottami di plastica. Le nazioni che l’hanno seguita sono Malesia, Thailandia, Vietnam e anche Taiwan. Ora, c’è anche l’India.
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