Presentato questa mattina da EcoTyre l'Annual Report 2012 contenente dati su quanto fatto e stime su quanto c'è da fare nel settore del riciclo degli pneumatici fuori uso
Oltre allo stato dell’arte di quanto conseguito dal settore del riciclo degli pneumatici fuori uso, il Rapporto si sofferma anche su un fenomeno che si è diffuso soprattutto negli ultimi anni: la vendita al dettaglio degli pneumatici attraverso canali web. La preoccupazione sollevata dal consorzio, infatti, è dovuta alla mancata applicazione del contributo ambientale da parte di aziende con sede all’estero, una somma stimata in 5 milioni di euro, che comporterebbe gravi conseguenze per il settore. Oltre al mancato introito per l’Erario di un milione di euro legato all’Iva applicata al contributo, si creerebbe una distorsione della concorrenza a scapito di coloro che applicano correttamente la legge, costretti a competere contro prezzi più bassi. Non solo: si tratterebbe di pneumatici non contabilizzati che, una volta giunti a fine vita, peserebbero sulla collettività ben 5 milioni di euro, il costo per la loro raccolta e il loro trattamento.
Il Presidente di EvoTyre, Enrico Ambrogio, si è dichiarato pienamente soddisfatto sia per la straordinaria operatività raggiunta sia per i migliori rapporti che il consorzio è riuscito a intessere con le Istituzioni: “Siamo invitati al tavolo per la gestione degli PFU del Ministero dell’Ambiente – ha detto Ambrogio – e siamo membri del Consiglio Nazionale della Green Economy“. Ma già si guarda a
lle sfide cui il settore è chiamato a rispondere nel prossimo futuro:
“C’è ancora molta strada da percorrere – ha commentato il Presidente – le nostre attività, infatti, sono finalizzate al miglioramento continuo dei servizi offerti, alla valorizzazione degli Pneumatici Fuori Uso, alla loro trasformazione da rifiuto in risorsa e al pieno rispetto della sostenibilità ambientale“.