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Riciclo pale eoliche: Vestas offre soluzioni di partnership ad hoc

Riciclo pale vestas
Macarthur Windfarm in Australia. Credits: Courtesy of Vestas Wind Systems A/S

Articolo pubbliredazionale

(Rinnovabili.it) – Vestas, multinazionale danese leader mondiale nelle soluzioni energetiche sostenibili, ha fatto del riciclo delle pale eoliche uno dei grandi obiettivi della propria strategia di sostenibilità. Un impegno solido che negli USA si è concretizzato anche con il lancio di soluzioni di partenariato ad hoc con diversi operatori di parchi eolici. 

Il primo progetto su larga scala è stato completato con successo a settembre 2021 e ha visto gli esperti della società dismettere e riciclare 10 pale di turbine. Ma altre iniziative simili sono attualmente in corso in diversi siti USA, compreso l’impianto Blue Canyon II da 151 MW in Oklahoma, oggi oggetto di un intervento di repowering (letteralmente “ripotenziamento”). Così come nel parco eolico Snyder Wind da 63 MW di Enel Green Power, in Texas. Per gli operatori di entrambi i progetti, il riciclo delle pale dismesse costituiva un requisito essenziale. 

Al momento, le operazioni di Vestas negli Stati Uniti hanno destinato al riciclo ben 285 pale eoliche in totale, comprese le coperture della navicella e dei mozzi. E oggi la società è pronta ad offrire questo servizio anche in altre regioni a patto che via sia una solida infrastruttura di riciclaggio locale e una domanda finale. Come parte della soluzione, infatti, Vestas mira a mettere a punto piano di riciclo ottimale allineandolo alle soluzioni disponibili sul territorio e alle esigenze dei clienti.

Cosa succede a livello pratico? La fibra di vetro – il principale componente delle pale – viene separata dalla turbina e tagliata in unità trasportabili. Quindi il materiale è consegnato a società di riciclo verificate, partner Vestas, che impiegano un processo di trattamento allineato con le esigenze di sostenibilità del cliente. I metodi di riciclaggio possono includere il recupero combinato di energia e materia nella produzione del cemento, la gassificazione, la produzione di nuovi materiali compositi e il recupero delle fibre.

 “Coltivare una solida infrastruttura di riciclaggio per supportare la sfida della gestione dei rifiuti nel settore delle rinnovabili rappresenta una questione critica ed urgente. Le tecnologie di riciclo della fibra di vetro si trovano ora a un punto in cui possono essere ampliate rapidamente e, man mano che i proprietari di impianti rinnovabili diventano più consapevoli dell’impatto ambientale delle attività di dismissione, non è più solo una questione di domanda o volume. In Vestas, siamo pronti a supportare l’espansione del riciclaggio della fibra di vetro in tutto il mondo, sfruttando la nostra impronta globale di trasporto e logistica. E siamo pronti a offrire soluzioni di partnership per il riciclo ovunque intravediamo un’opportunità con la filiera locale e dove troviamo un apprezzamento da parte dei clienti ”, ha affermato Lisa Ekstrand, Senior Director e Head of Sustainability di Vestas.

“Sostenere un futuro più sostenibile per l’energia eolica è una priorità fondamentale per Enel, quindi siamo determinati ad accelerare l’adozione di pratiche di riciclaggio delle pale nei nostri progetti una volta raggiunta la fase di disattivazione. Lavorare con Vestas apre nuove possibilità alle nostre ambizioni di circolarità, consentendoci di aumentare la portata dei nostri sforzi”, afferma Peter Perrault, Direttore e Head of Circular Economy di Enel North America.

Per contribuire a promuovere una maggiore maturità delle tecnologie di riciclo industriale, Vestas fa attualmente parte del progetto DecomBlades. Si tratta di un’iniziativa intersettoriale impegnata a fornire le basi per la commercializzazione dei processi di riciclo delle pale eoliche utilizzando soluzioni sostenibili. Poiché la capacità rinnovabile installata globalmente è destinata ad aumentare in modo significativo nel prossimo decennio, Vestas sta anche lavorando per supportare l’adozione di un’economia circolare nel settore delle energie pulite. La società è attualmente alla guida del progetto CETEC (Circular Economy for Thermoset Epoxy Composites), un consorzio composto da leader dell’industria e del mondo accademico, impegnato a portare sul mercato una nuova tecnologia per il riciclo dei compositi epossidici termoindurenti.

Alla base di queste iniziative c’è la volontà dell’azienda di ampliare la sua offerta di servizi circolari per seguire la continua evoluzione del mercato in materia di gestione dei rifiuti. Con 52.000 tonnellate di pale a fine vita stimate in Europa e più di due milioni di tonnellate negli Stati Uniti entro il 2050, la necessità di percorsi di riciclaggio scalabili è in aumento. Nel Vecchio Continente, l’industria eolica ha anche chiesto esplicitamente un divieto all’impiego delle discariche per la gestione delle vecchie pale entro il 2025 e in molti mercati la regolamentazione dei rifiuti e le pratiche di circolarità si sta inasprendo.

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