Piccoli grandi passi verso l’economia circolare. I dati europei sul riciclo materiali diffusi da Eurostat sono confortanti, perché evidenziano che lo scorso anno, il 2023, l’11,8% dei materiali utilizzati nei paesi facente parte dell’Unione Europea sono stati realizzati con materiale proveniente dal riciclo. Quindi recuperato, grazie alla raccolta differenziata, e poi utilizzato per dare nuova vita ad un prodotto. Ma rispetto al 2022, noi europei, siamo andati meglio o peggio? Benino, perché a livello percentuale siamo saliti di appena lo 0,3% la quota più bassa mai registrata, e di 3,6% rispetto al 2004, il primo anno per il quale sono disponibili i dati, raggiungendo quasi il 12% nel cosiddetto tasso di utilizzo di materiali circolari o tasso di circolarità. Il tasso di circolarità è la quota di risorse materiali utilizzate nell’UE che derivano da materiali di scarto riciclati, risparmiando così l’estrazione di materie prime.
Riciclo materiali, l’Italia brilla per tasso di circolarità
Secondo il rapporto diffuso da Eurostat sul riciclo materiali, l’istituto statistico europeo dunque, il paese più virtuoso è quello dei Paesi Bassi, con il tasso più alto, il 30,6%, ma l’Italia è in pole position. Infatti, il nostro paese è in seconda posizione con un lusinghiero 20,8% e subito dopo di noi, troviamo l’isola di Malta (19,8%). Il tasso più basso è stato registrato in Romania (1,3%) e Irlanda (2,3%), e stupisce trovare un paese della Scandinavia, area d’Europa virtuosa in materia green, come la Finlandia con un modesto 2,4%.
Il tasso di circolarità è inferiore ad altri indicatori di circolarità, come i tassi di riciclaggio, che sono circa il 46% nell’UE, perché alcuni tipi di materiali non possono essere riciclati, ad esempio i combustibili fossili bruciati per produrre energia o la biomassa consumata come cibo o foraggio.
Quali sono i materiali più riutilizzati in UE?
Lo scopo di un’economia circolare è quello di mantenere il valore di prodotti, materiali e risorse il più a lungo possibile restituendoli al ciclo del prodotto dopo che hanno raggiunto la fine del loro ciclo di vita, riducendo al minimo la generazione di rifiuti. Materiali come biomassa, metalli, minerali sono estratti dall’ambiente per realizzare prodotti o per produrre energia e questi flussi di materiali sono una parte essenziale, anche se non l’unica, dell’economia circolare.
Nella valutazione dei tipi di materiali, il tasso di circolarità a livello Ue è stato più alto per i minerali metallici con il 24,7% (+2,2 pp rispetto al 2022), seguito dai minerali non metallici con il 13,6% (+0,3 pp), dalla biomassa 10,1% (+0,7 pp) e dai materiali/vettori di energia fossile con il 3,4% (+0,6 pp). Il piano d’azione per l’economia circolare del 2020 mira a raddoppiare il tasso di utilizzo circolare dei materiali nell’Ue entro il 2030 per raggiungere il 23,2%.