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Dal riciclo delle vinacce l’ecopelle che merita un premio

Da una startup milanese nasce WineLeather, ecopelle al 100% cruelty free e a basso impatto ambientale

Dal riciclo delle vinacce l'ecopelle che merita un premio

 

(Rinnovabili.it) – Prendete uno dei prodotti che più rappresentano il buon “made in Italy”, e trasformate i rifiuti di quel comparto in una nuova risorsa commerciale a basso impatto ambientale.  Quello che avrete in cambio è WineLeather, la prima ecopelle ottenuta dal riciclo delle vinacce. L’idea è di alcuni ricercatori del Politecnico di Milano che hanno saputo trasformare la felice intuizione in una startup.

La giovane società ha già ricevuto diversi riconoscimenti tra cui, in ultimo, essere nelle finaliste della Global Social Venture Competition, premio internazionale ideato dall’Università di Berkeley, negli Usa, per “favorire e sviluppare soluzioni social venture per un’economia sostenibile”.

 

Indistinguibile a occhio nudo dalla pelle di origine animale o sintetica, WineLeather utilizza gli scarti di produzione vinicola in un processo a “0” impatto ambientale e privo di sostanze tossiche.

Si tratta di un rifiuto, costituito in prevalenza da fibre e oli, particolarmente diffuso in Italia grazie alla sua natura vocazione vitivinicola. Ogni anno vengono prodotti circa 13 milioni di tonnellate di vinacce. Alle aziende enologiche è vietata la detenzione di questi rifiuti negli stabilimenti (a partire dal trentesimo giorno dalla fine del periodo vendemmiale), rifiuti che devono necessariamente essere consegnati in distilleria o smaltiti sotto controllo per usi alternativi (compost, biogas, uso farmaceutico e cosmetico). Alla lista di impieghi alternativi potrebbe facilmente aggiungersi WineLeather: il processo impiegato è in grado di trasformare i 13 milioni di tonnellate sopracitati in cinque miliardi di metri quadrati di vegan leather.

 

“Attraverso WineLeather  – spiega la stessa startup – è possibile rivalorizzare il 100 % della vinaccia prodotta nel mondo e proporre nel mercato un’alternativa green e cruelty-free che possa assecondare le sempre maggiori richieste vegan dei consumatori, attualmente non soddisfatte. I bassi costi di produzione di WineLeather la rendono competitiva rispetto alla pelle sintetica ed animale, motivo per il quale questo prodotto può divenire lo standard del settore”.

 

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.