Estesa la platea dei beneficiari di contributi progetti di riciclo della plastica grazie a fondi non spesi altrove
(Rinnovabili.it) – In Italia gli impianti per il riciclo della plastica stanno per aumentare di numero. E non poco. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha infatti approvato 75 nuovi progetti per strutture in cui riciclare materiali plastici, compresi quelli recuperati dal mare.
La spesa prevista è di 115 milioni di euro e sul finire della scorsa settimana il dipartimento Sviluppo sostenibile del Ministero ha approvato il decreto di concessione dei contributi ai progetti di Economia circolare per il riciclo della plastica. Denominati progetti “faro”, compongono una specifica linea di intervento del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Il provvedimento, trasmesso alla Corte dei Conti per la registrazione, estende la platea dei beneficiari già individuati dal precedente decreto grazie alla rimodulazione delle risorse non utilizzate per altre linee.
“L’investimento del PNRR – ha detto il Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto – ci dà la possibilità di far crescere nel paese una filiera dell’innovazione sul dirimente problema della gestione dei rifiuti plastici. Anche nel G7 in Giappone l’impegno preso è stato molto chiaro, con il target al 2040 per lo stop a nuovi rifiuti plastici: l’Italia vuole essere ancora una volta, come in altri settori del riciclo, riferimento virtuoso per l’affermazione dell’economia circolare”.
La lista dei beneficiari, dice il MASE in una nota, è pubblicata sul sito del Ministero. Alla pagina dedicata, tuttavia, le graduatorie sono ferme alla tranche di approvazioni del dicembre 2022. Con questo finanziamento, le aziende potranno costruire nuovi impianti di riciclo meccanico, chimico e i cosiddetti “plastic hubs”, anche per recuperare la plastica finita in mare (il “marine litter”).
Secondo l’ultimo rapporto della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, gli imballaggi in plastica nel 2021 hanno registrato un incremento significativo delle quantità avviate a riciclo, con un +11,8% rispetto al 2020. In totale, arriviamo a 1,2 milioni di tonnellate e che significa un avvio al riciclo del 55,6% degli imballaggi immessi al consumo.