Una serie di polimeri sviluppati nemmeno 10 anni fa è la soluzione al riciclo dei circuiti stampati
La difficoltà di creare una economia circolare degli apparecchi elettrici ed elettronici è anche nel complesso riciclo dei circuiti stampati. Finora non è stato trovato un metodo sufficientemente pratico ed economico per “smontare” queste schede cariche di metalli diversi che sarebbe bene recuperare e riutilizzare. Un team guidato da ricercatori dell’Università di Washington ci sta provando e sembra aver trovato una risposta nei vitrimeri.
Questo nome indica una classe di polimeri sviluppati per la prima volta nel 2015. Se esposti a determinate condizioni, come calore superiore a una temperatura specifica, le loro molecole possono riorganizzarsi e formare nuovi legami. Ciò li rende sia “guaribili” che altamente riciclabili.
A partire da un particolare vitrimero, gli scienziati di Washington hanno creato un nuovo circuito stampato che funziona bene come i suoi “cugini” tradizionali, ma può essere riciclato ripetutamente con una perdita di materiale trascurabile. Per dimostrarlo hanno utilizzato un solvente che trasforma un certo tipo di vitrimero in una sostanza gelatinosa senza danneggiarla. Da essa è facile estrarre i componenti solidi per il riutilizzo o il riciclo.
La gelatina vitrimerica stessa può essere utilizzata ripetutamente per realizzare nuovi circuiti stampati di alta qualità. La plastica convenzionale invece si degrada in modo significativo a ogni passaggio di riciclo. Con questi circuiti stampati in vitrimero, il team sostiene si possa recuperare il 98% del vitrimero e il 100% della fibra di vetro, nonché il 91% del solvente utilizzato per il riciclo. La loro ricerca è pubblicata sulla rivista Nature Sustainability.
Per avviare il riciclo, il circuito stampato vitrimerico viene immerso in un solvente organico con un punto di ebollizione relativamente basso. L’operazione provoca un rigonfiamento della plastica senza danneggiare le lastre di vetro e i componenti elettronici. Ciò facilità i ricercatori nell’estrazione e riutilizzo.
Questo processo consentirebbe un guadagno di sostenibilità nel settore. In alcuni casi, i circuiti stampati danneggiati, come quelli che presentano crepe o deformazioni, possono essere riparati. Altrimenti, possono essere separati dai loro componenti elettronici, permettendo il recupero e il riciclo di questi ultimi, mentre il vitrimero e le fibre di vetro possono diventare nuovi circuiti.