Il Doe annuncia la realizzazione di un centro di ricerca e sviluppo dedicato al riciclo batterie al litio
(Rinnovabili.it) – Dopo la Cina anche gli Stati Uniti accelerano sul riciclo batterie. È di oggi l’annuncio, da parte del Dipartimento dell’energia (DoE) statunitense, di un nuovo progetto finalizzato a spronare l’innovazione stelle e strisce nel recupero dei materiali preziosi dell’energy storage. E mentre il presidente Trump è impegnato a rimuove i sussidi ai produttori di veicoli elettrici, il capo del DoE, Rick Perry si preoccupa dell’accesso alle materie prime critiche (ad esempio, cobalto e litio) impiegate nella moderna tecnologia d’accumulo. “La dipendenza dell’America da fonti estere di materiali critici mina la nostra sicurezza energetica e la nostra sicurezza nazionale“, ha affermato Perry. “Il DOE sfrutterà il potere della concorrenza e le risorse del settore privato, delle università e dei laboratori nazionali per sviluppare tecnologie di riciclaggio innovative, che rafforzeranno la crescita economica, aumenteranno la nostra sicurezza energetica e miglioreranno l’ambiente”.
>>Leggi anche Il mercato dei metalli si scontra con l’accumulo: turbolenze in arrivo<<
Per rafforzare il settore, il Dipartimento istituirà un centro di ricerca e sviluppo appositamente dedicato al riciclo batterie al litio e un premio per i migliori innovatori. Il riconoscimento incoraggerà gli imprenditori americani a trovare nuove soluzioni per la raccolta, lo stoccaggio e il trasporto di batterie agli ioni di litio scartate per un eventuale riciclaggio. Come? Con generosi importi in denaro per un totale di 5,5 milioni di dollari stanziati.
Il centro di R&S sarà sviluppato presso un laboratorio del Dipartimento dell’Energia e sarà dedicato invece allo sviluppo di tecnologie in grado di catturare in modo redditizio almeno il 90% di tutti i dispositivi d’accumulo a base di litio, la cui filiera di raccolta e riciclo negli USA è ancora ferma al 5%. “Materiali come il litio e il cobalto sono costosi e la loro produzione dipende da fonti estere per la produzione – spiega il DoE in una nota stampa -. L’Ordine esecutivo 13817 del Presidente identifica la necessità di “sviluppare tecnologie per il trattamento e il riciclo dei minerali critici” come parte di una più ampia strategia per assicurare forniture sicure e affidabili”.