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Il lato sporco del boom di EV in Cina: manca una strategia di riciclo batterie all’altezza

L’organizzazione ecologista fa i conti in tasca a Pechino. E lancia l’allarme: tra il 2021 e il 2030 saranno dismessi 13 mln di batterie agli ioni di litio.

Riciclo batterie
Credits: 2427999 da Pixabay

Secondo Greenpeace, dal riciclo batterie opportunità per energy storage

(Rinnovabili.it) – La faccia nascosta del boom di veicoli elettrici che si verificherà nei prossimi anni in Cina? Uno tsunami di batterie da dismettere. Che deve essere trattato in modo adeguato dato che può essere ampiamente previsto nei minimi dettagli. Pechino deve dimostrare di essere davvero all’altezza delle sue ambizioni climatiche e abbinare alla strategia di espansione degli EV il suo necessario pendant: una strategia di riciclo batterie su larga scala.

E’ l’appello che lancia oggi Greenpeace. L’organizzazione ecologista sostiene che la Cina deve intensificare il riciclo e il riutilizzo delle batterie per veicoli elettrici. Da un lato per evitare problemi nell’approvvigionamento e l’emergere di tensioni a livello globale, vista l’importanza politica che assumeranno sempre di più i minerali necessari per la mobilità elettrica. E dall’altro lato, anche per ridurre l’inquinamento e le emissioni di CO2.

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“Sebbene la diffusione di veicoli elettrici sia un’importante iniziativa ambientale, la produzione di batterie è ad alta intensità di energia e di carbonio e mette a dura prova la fornitura di materie prime chiave come litio e cobalto”, scrivono gli autori del rapporto di Greenpeace.

Che ha fatto qualche conto a livello globale. In tutto 12,85 mln di t di batterie agli ioni di litio saranno dismesse tra il 2021 e il 2030. In parallelo 10,35 mln di t di litio, cobalto, nichel e manganese saranno estratti per nuove batterie. Entro il 2030, l’uso di litio per la produzione globale di batterie sarà 29,7 volte superiore rispetto al 2018. Dal 2021 al 2030, la produzione di batterie consumerà il 30% delle riserve mondiali di cobalto.

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Numeri da capogiro, che mettono sulle spalle della Cina – il principale produttore mondiale di batterie e il più grande mercato di veicoli EV – la responsabilità maggiore. Insieme alle opportunità. “Il modo in cui il governo risponderà avrà enormi ramificazioni per l’impegno a emissioni zero di Xi Jinping per il 2060. La politica statale indica che i veicoli elettrici svolgeranno un ruolo centrale nella riduzione delle emissioni e Pechino deve tenere conto delle elevate emissioni della produzione di veicoli elettrici”, ha affermato Ada Kong, senior program manager di Greenpeace.

Una strategia di riciclo batterie, soprattutto da parte cinese, è quanto mai necessaria, conclude il rapporto.  Che dà qualche suggerimento concreto. Le batterie riutilizzate potrebbero essere impiegate come sistemi di alimentazione di backup per le stazioni 5G della Cina, o riutilizzate per l’e-bike sharing. Secondo le stime di Greenpeace, farebbero risparmiare 63 mln di t di emissioni di carbonio dalla produzione di nuove batterie. In più, la domanda globale totale di accumulo di energia potrebbe essere soddisfatta da vecchie batterie EV entro il 2030.