(Rinnovabili.it) – Il riciclo auto deve puntare sulla biomimesi per raggiungere più alte vette di efficienza. È la conclusione cui sembra essere giunta la Ford, che sta lavorando con Procter & Gamble per sviluppare un sistema adesivo ispirato al geco per migliorare la riciclabilità delle sue vetture.
Il colosso americano dell’automotive dice che i suoi ricercatori stanno valutando da anni strategie capaci di rendere la produzione di auto più sostenibile. Una sfida fondamentale è rappresentata proprio dalla colla utilizzata per far aderire le schiume alle plastiche o al metallo. Quelle che si usano oggi rendono lo smontaggio delle parti da riciclare quasi impossibile, poiché lasciano residui su di esse che non è affatto semplice staccare. È qui che entra in campo il geco: le capacità prensili di questa lucertola risiedono nei rilievi posti sui polpastrelli, che le permettono di aderire alla maggior parte delle superfici senza uso di liquidi o sfruttamento della tensione superficiale. Il rettile può quindi facilmente liberarsi senza lasciare residui.
«Risolvere questo problema potrebbe fornire risparmi sui costi e certamente un risparmio ambientale – ha detto Debbie Mielewski, responsabile tecnico per la ricerca sulla sostenibilità in Ford – Significa che potremmo aumentare il riciclo di gomma piuma e plastica e ridurre ulteriormente il nostro impatto ambientale».
La società ha detto che l’interesse per l’approccio biomimetico è aumentato negli ultimi dieci anni, parallelamente alla consapevolezza del cambiamento climatico e delle sfide ambientali. Il gigante automobilistico già utilizza in alcune auto la fibra Repreve, realizzata al 100% con materiali riciclati come le bottiglie di plastica.
I progettisti di Ford stanno rivolgendosi alla natura per migliorare ulteriormente i materiali sostenibili nei veicoli. Proprio lo studio del geco, dicono, può ispirare anche tecnologie per fibre sintetiche che potrebbero trasformare la cabina di veicoli.