(Rinnovabili.it) – Dalle industria automobilistica arriva una casa per i bisognosi. È l’ultima frontiera del riciclo auto, che ha preso piede a Detroit con un progetto curato da General Motors e dall’associazione no profit Michigan Urban Farming Initiative (MUFI). La casa automobilistica e l’associazione hanno realizzato delle piccole case-container con l’85% dei materiali di scarto dell’industria dell’auto. Michigan Urban Farming è partita dall’individuazione di numerosi terreni in disuso nei meandri cittadini. In uno scenario come quello di Detroit, che da diversi anni vive una grave crisi economica e sociale (una delle ricadute più evidenti è il dimezzamento della popolazione), l’associazione si batte per il recupero delle zone dismesse e per la loro conversione in terreni agricoli, nel tentativo di giungere a una rinascita economica ed ambientale improntata alla sostenibilità.
Secondo il nuovo progetto in partnership con GM, ogni terreno recuperato e destinato all’agricoltura sarà dotato di una casa indipendente realizzata con prodotti e materiali di scarto provenienti dall’industria dell’auto. General Motors, oltre a donare i container da trasformare casette da 32 mq, fornirà alla MUFI anche altro materiale: dai contenitori delle batterie della Chevrolet Volt ai pannelli insonorizzati montati su di diversi modelli di auto. E poi piccoli contenitori metallici provenienti dalle linee di produzione, armadietti degli spogliatoi, compensato delle casse per le spedizioni, legname dei pallet necessari per costruire mobili. Le abitazioni dovranno comprendere una zona living, due camere, un bagno, la cucina e una veranda. Uno studente universitario, impegnato nel progetto per la tesi, ci vivrà per un anno intero, in modo da verificare quanto è praticabile una simile soluzione per i poveri della città. Il riciclo dei materiali di scarto delle auto, che altrimenti sarebbero finiti in discarica, è un segnale di speranza per rinnovare gli sforzi al fine di conseguire la rinascita complessiva della città senza dimenticare le radici operaie, che costituiscono il retaggio storico di Detroit.