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Il “cappotto fono-assorbente”

Arriva dalle portiere delle auto il materiale con cui confezionare coperte per i senzatetto

Riciclo auto: il “cappotto fonoassorbente”(Rinnovabili.it) – Il settore del riciclo auto è oggi capace di misurarsi con sfide che trascendono le questioni prettamente ambientali. Chi l’ha detto che il materiale fonoassorbente presente nelle portiere dei veicoli serve solo per l’isolamento acustico? Anziché andare a finire nelle discariche e disperdersi nell’ambiente, esso può infatti essere recuperato e trasformato in cappotti e coperte capaci di riscaldare i senzatetto statunitensi.

L’iniziativa umanitaria impegnata a rendere meno rigidi gli inverni degli homeless si chiama Empowerment Plan ed ha appena ricevuto in donazione dalla General Motors quasi 2.000 metri di Sonozorb, il tessuto fonoassorbente impiegato nelle autovetture che, da un punto di vista termico, possiede delle incredibili capacità isolanti. Empowerment Plan, infatti, utilizzerà il materiale ricevuto per la fabbricazione di 400 cappotti, che saranno confezionati da un team di nove donne ex clochard, oggi parte della squadra che porta avanti il progetto umanitario. Non è la prima volta che General Motors si lancia in donazioni come questa che, nello specifico, ha incrementato la capacità produttiva del team, oggi in grado di produrre circa 150 cappotti in un mese. L’azienda è infatti convinta che i produttori di autovetture debbano essere sempre più creativi nel riciclo dell’auto, trovando soluzioni innovative per ridurre la quantità di rifiuti prodotta da un veicolo giunto a fine vita, e con l’azione intrapresa oltre a far bene all’ambiente punta anche al raggiungimento di significativi risvolti sociali.