L’accordo tra la casa automobilistica e la fondazione olandese per riciclare la plastica oceanica fa un passo ulteriore
(Rinnovabili.it) – La nave della Ocean Cleanup, fondazione olandese che si occupa di ripulire i mari dalla plastica, è tornata in porto. Questa volta aveva con sé un carico record di 55 tonnellate di rifiuti plastici recuperati dall’Oceano Pacifico e li ha consegnati alla casa automobilistica Kia, che ha deciso di riciclare la plastica oceanica nei suoi nuovi modelli di veicoli elettrici.
Kia e The Ocean Cleanup hanno quindi avviato la seconda fase di una partnership globale concordata nell’aprile 2022 e valida per sette anni. Grazie a questo accordo, il carico raccolto dalle imbarcazioni della fondazione olandese alimenterà la trasformazione dell’azienda automobilistica verso la mobilità sostenibile. Quell dell’utilizzo della plastica recuperata dal mare è ormai un trend che seguono anche BMW e Lidl, tra gli altri.
Questa volta The Ocean Cleanup ha sbarcato i suoi rifiuti a Victoria, sull’isola di Vancouver, in Canada. La cattura record è stata possibile grazie alla tecnologia di estrazione System 002, che rappresenta un aggiornamento del primo modello (System 001). Questo si basava su un sistema alla deriva galleggiante lungo 1-2 chilometri, rallentato da un’ancora galleggiante a circa 600 metri di profondità. Il nuovo sistema, chiamato con il nomignolo Jenny, è lungo 800 metri e profondo 3. In questo video i suoi ideatori raccontano come funziona
Il viaggio della Ocean Cleanup ha attraversato il Great Pacific Garbage Patch (GPGP), il più grande accumulo di rifiuti galleggianti al mondo. La chiamano, non per nulla, l’isola di plastica e ha una superficie stimata di 1,6 milioni di chilometri quadrati, pari a tre volte la Francia. Il bottino raccolto è già in mano a Kia, che inizierà a riciclare la plastica oceanica a breve, per farne parti di automobili.
Nel frattempo, la fondazione ha annunciato il lancio della nuova tecnologia, la System 03. Sarà quasi tre volte più grande del System 002, per catturare quantità molto maggiori di plastica a un costo inferiore per chilogrammo rimosso. Da una nota si legge che “dispone inoltre di tecnologie di sicurezza e monitoraggio ambientale più sofisticate, come un nuovo portello di sicurezza per animali marini progettato per proteggere la vita marina”. Con questo salto in avanti, The Ocean Cleanup mantiene il timone puntato verso il suo ambizioso obiettivo: rimuovere il 90% della plastica galleggiante negli oceani entro il 2040.