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Riciclare le scarpe da ginnastica, l’Emilia Romagna insegna

La Regione presenta le sue buone prassi di economia circolare in occasione della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti Settimana europea per la riduzione dei rifiuti 

Riciclare le scarpe da ginnastica

 

Un nuovo progetto per riciclare le scarpe da ginnastica usurate

(Rinnovabili.it) – Quanto oggetti ormai inutili conserviamo in casa aspettando il momento giusto per buttarli? Per ognuno di loro esiste in realtà una seconda vita che aspetta solo di essere vissuta. Lo dimostra la nuova iniziativa avviata dall’Emilia Romagna e finalizzata a riciclare le scarpe da ginnastica. La Regione in collaborazione con l’Agenzia della protezione ambientale locale ARPAE e la rete dei Centri di educazioni alla sostenibilità (Ceas), ha lanciato “Le tue scarpe al Centro!”, progetto educativo e dimostrativo per la promozione dell’economia circolare. L’obiettivo ultimo è semplice: trasformare le vecchie calzature sportive in arredi per i parchi giochi, coinvolgendo Comuni, gestori dei servizi rifiuti e cittadini.

 

Il progetto si articola in due fasi. Nella prima – inverno 2017/18 – verranno realizzati materiali informativi in formato digitale e una capillare opera di sensibilizzazione rivolta a scuole, società sportive, quartieri sull’importanza di offrire una seconda vita agli oggetti e, in questo caso, di riciclare le scarpe da ginnastica vecchie.

Nella seconda fase – primavera 2018 – ragazzi, cittadini e sportivi saranno protagonisti, partecipando a decine di eventi nelle città nei quali porteranno le loro calzature usurate. Queste ultime saranno poi raccolte dai gestori e appositamente trattate per diventare un granulato di morbida gomma. Dai granuli si otterranno dei tappetini che saranno donati ai Comuni del Centro Italia devastati dal sisma dello scorso anno.

 

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“Il progetto Le tue scarpe al Centro! – spiega l´assessore regionale all’Ambiente Paola Gazzolo –  è figlio del Forum permanente dell’economia circolare attivato con la legge Regionale 16/2005 e del Programma educazione alla sostenibilità 2017/19, poiché l’economia circolare ha bisogno di un sistema integrato di azioni normative e di politiche industriali, di pianificazione e programmazione, di comunicazione e partecipazione attiva di tutti gli stakeholder”.

 

L’iniziativa è una delle due buone pratiche con cui la Regione partecipa alla Settimana europea per la riduzione dei rifiuti, evento che quest’anno ha scelto ‘la seconda vita degli oggetti’ come tema portante. A far bella mostra di sé sono anche i Centri di Riuso, spazi attrezzati dove è possibile consegnare quello che non serve più e che può essere utile ad altri, allungando così il ciclo di vita dei beni con vantaggi per l’economia e l’ambiente. In Emilia Romagna ne sono stati aperti 28, e altri 12 sono stati finanziati di recente attraverso il fondo incentivante previsto dalla legge regionale sulla circular economy. “Le attività candidate alla Settimana europea dei rifiuti  – aggiunge Gazzolo -mettono in luce il contributo che ciascuno può dare, anche attraverso semplici azioni quotidiane, per costruire un futuro più green a vantaggio delle nuove generazioni”.

 

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