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Riciclare i saponi usati dagli alberghi per rifornire le comunità bisognose

SoapAid ha deciso di riciclare i saponi usati negli alberghi per evitare rifiuti e aiutare chi non ha accesso ai servizi igienici di base

riciclare i saponi usati
Foto di Nadia Clabassi su Unsplash

Il processo si basa su controllo manuale, ripulitura e infine riciclo dei saponi usati dagli inquilini degli hotel

(Rinnovabili.it) – Molti di voi avranno sicuramente l’abitudine di “intascare” le saponette inutilizzate delle proprie camere d’albergo. Ma la maggior parte non lo fa. Cosa succede a questi saponi, insieme a tutti quelli usati una o due volte, che lasciamo sul bordo del lavandino? Vengono semplicemente buttati. Per questo è geniale l’idea di una organizzazione no profit australiana: riciclare i saponi usati nel settore alberghiero e distribuirli alle comunità bisognose.

L’associazione si chiama SoapAid, e dalle sue parti vince premi per la sostenibilità e l’innovazione da una decina d’anni. Sale oggi alla cronaca internazionale grazie a un servizio dell’ABC News, celebre emittente televisiva statunitense.

I giornalisti sono andati a vedere il lavoro di SoapAid, che raccoglie scatole di sapone usato provenienti da 250 hotel in tutta l’Australia e la Nuova Zelanda in un magazzino nel sud di Melbourne. Alcuni saponi ingialliti o screpolati. Altri sono ancora intonsi e chiusi nei loro involucri. Nel magazzino dell’organizzazione avviene un primo controllo manuale e visivo, cui segue lo smistamento di ciò che non è recuperabile. Il resto passa al metal detector e viene poi raschiato a mano, con oggetti molto simili a pelapatate. 

Un impiegato di SoapAid può “pelare” fino a 200 kg di sapone al giorno. Una bella cifra. E poi? Questi pezzi di sapone ripuliti passano poi in una macchina per un processo di trattamento e frantumazione. Infine, vengono rimodellati in nuovi blocchetti. Questi ultimi prendono la via delle comunità bisognose in tutto il mondo, e finora l’associazione conta quasi 3 milioni di nuove saponette spedite. 
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, 2,3 miliardi di persone non hanno accesso ai servizi igienici di base, compresi acqua e sapone in casa. La scarsa igiene delle mani provoca 297 mila morti l’anno. Di fronte a questi numeri, l’idea di SoapAid di riciclare i saponi usati è quindi un piccolo gesto. Ma nella direzione giusta.