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Riciclaggio delle batterie, la ricerca svedese potenzia il processo

Condotto uno studio comparativo per determinare il trattamento termico ottimale e il processo idrometallurgico per il riciclaggio delle batterie agli ioni di litio.

Riciclaggio delle batterie
credits: Chalmers University of Technology

(Rinnovabili.it) – Il riciclaggio delle batterie delle auto elettriche può essere più facile, più economico e più rispettoso dell’ambiente. Il come lo spiega un articolo scientifico della Chalmers University of Technology in Svezia, delineando un processo di trattamento ottimizzato.

Con l’aumento dell’uso dei veicoli elettrici, il riciclo e il recupero dei metalli critici impiegati nelle batterie sta divenendo un settore fondamentale. Ma nel complesso si tratta ancora di un comparto giovane e immaturo. Un metodo che attualmente attira molto interesse è rappresentato da una combinazione di pretrattamento termico e idrometallurgia, in cui viene utilizzata la chimica acquosa per recuperare i metalli.

Diverse aziende stanno già sviluppando sistemi di riciclaggio delle batterie basati su questo approccio. Tuttavia i ricercatori della Chalmers hanno scoperto che non esiste ancora uno standard d’utilizzo. In altre parole ogni realtà impiega temperature e tempistiche molto diverse. Ecco perché ha voluto studiare come le diverse fasi – pretrattamento termico e idrometallurgia – si influenzino a vicenda. E confrontare due diversi approcci termici: l’incenerimento e la pirolisi.

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Lo studio dei ricercatori svedesi ha mostrato per la prima volta come il processo idrometallurgico possa essere eseguito anche a temperatura ambiente. Si tratta di un fattore mai testato in precedenza, ma che può produrre importanti vantaggi sia dal lato economico che ambientale. Non solo. Il team ha scoperto anche di poter eseguire il processo molto più velocemente di quanto si pensasse in precedenza.

“Per soddisfare l’enorme esigenza di riciclaggio delle batterie […] i processi attualmente in uso devono essere resi il più efficaci ed efficienti possibile”, spiega Martina Petranikova, Professoressa Associata presso il Dipartimento di Chimica e Ingegneria Chimica di Chalmers. “Questo studio offre una conoscenza inestimabile per i produttori e gli operatori. I metodi che presentiamo possono essere utilizzati anche per ottimizzare il riciclaggio di tutti i tipi di batterie agli ioni di litio”.

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“La nostra ricerca può fare un’enorme differenza per il settore. In alcuni casi può ridurre la temperatura da 60 a 80 gradi Celsius, fino a temperatura ambiente, e il tempo di processo da diverse ore a soli 30 minuti”, afferma Burcak Ebin, ricercatore presso il Dipartimento di Chimica e Ingegneria Chimica di Chalmers e uno dei principali autori dell’articolo pubblicato sulla rivista Waste Management (testo in inglese).