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Nasce RETEX.GREEN, il Nuovo Consorzio per il Riciclo della Moda

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Foto di Pexels da Pixabay

RETEX.GREEN migliorerà , in termini di circolarità, la filiera del tessile

(Rinnovabili.it) – Un consorzio, animato da produttori italiani, volto a favorire il riciclo nella moda. Sistema Moda Italia ha lanciato RETEX.GREEN, la prima rete collettiva per la gestione dei rifiuti di tessile, abbigliamento, calzature e pelletteria.  L’iniziativa è stata presentata nei giorni scorsi, all’inaugurazione di Pitti Immagine Uomo 101. Il consorzio sarà patrocinato da SMI – Sistema Moda Italia e da Fondazione del Tessile Italiano.

L’idea ha iniziato a circolare a novembre 2021 quando Sergio Tamborini, presidente di SMI, aveva parlato per la prima volta di un consorzio per il riciclo della moda nel corso di un’audizione della Commissione Parlamentare sulle attività illecite connesse ai rifiuti.  L’obiettivo è anticipare le decisioni normative sul recupero e riciclo degli scarti della moda, dando strumenti per costruire sostenibilità e circolarità nel mondo del fashion. 

SMI e Fondazione del Tessile Italiano, come fondatori della rete, saranno anche garanti del suo indirizzo strategico. Si tratta di un sistema volontario di responsabilità estesa del produttore (EPR – Extended producer responsibility). I partecipanti sono aziende di produzione della moda già associate a Sistema Moda Italia. La priorità è la gestione efficace dei rifiuti, anticipando gli obblighi di legge che ci saranno quando il regime EPR verrà introdotto in Italia.

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L’auspicio è mettere in sinergia le competenze dei produttori di moda made in Italy per migliorare, in termini quantificabili, il riutilizzo e il riciclo del comparto: sono richiesti modelli di rendicontazione della massima trasparenza possibile. Il Consorzio per il riciclo della moda ambisce a diventare un hub che migliori la sostenibilità del settore e della sua filiera, mettendo in rete i fornitori e tutti gli attori coinvolti nelle fasi di raccolta, selezione, riutilizzo e riciclo. La rete sarà coordinata e monitorata da un “general contractor per il waste management”. Il suo compito sarà proprio quello di individuare gli attori migliori per creare una filiera della moda circolare. 

La circolarità non sarà però la sola priorità: il Consorzio si è infatti impegnato nell’adozione di “best practice” sulla trasparenza e la gestione dei rifiuti. Saranno ammessi soltanto produttori italiani che attestino di operare secondo etica e legalità, in ogni anello della loro catena di valore, comprese le attività post-consumo. 

Le attività del consorzio

Il nuovo Consorzio per il riciclo nella moda si dedicherà a una pluralità di iniziative volte a migliorare, in termini di circolarità, la filiera del tessile.

L’occasione del PNRR

Nel novembre 2021, nel corso dell’interlocuzione con il MITE, SMI aveva presentato un position paper che sottolineava l’importanza di questa fase storica e chiedendo di approfittare delle risorse del PNRR per avviare dei Sistemi EPR – Recycling Hubs, alla stregua del neonato consorzio, per mettere insieme i produttori interessati al riciclo nella filiera della moda. 

L’indirizzo strategico viene confermato anche con il lancio di RETEX.GREEN, secondo SMI infattil’uso responsabile e programmato delle risorse del PNRR è una priorità che non può essere disattesa, che consente da una parte di evitare la dispersione di risorse in interventi a pioggia non coordinati, dall’altra di valorizzare e rendere operative e proficue le iniziative più avanzate nell’ottica di una vera economia circolare della Moda italiana e non solo”.

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