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Perché all’e-commerce va applicata la responsabilità estesa del produttore 

I dati del MASE sulla sperimentazione fatta con Amazon, Erion e ERP sulla responsabilità estesa del produttore per gli online marketplace

responsabilità estesa del produttore
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Spingere le piattaforme ad applicare la responsabilità estesa del produttore sull’elettronica è urgente e sostenibile

(Rinnovabili.it) – Anche le apparecchiature elettriche ed elettroniche (EPR) acquistate tramite piattaforme di e-commerce devono rispettare la responsabilità estesa del produttore. Ne beneficerebbero l’economia circolare e l’ambiente.

Il Ministero dell’Ambiente ha presentato i risultati del modello sperimentale testato con Amazon Europe e i consorzi ERP, Erion WEE ed Erion Energy. L’accorda tra le società e il MASE è stato applicato lungo tutto il 2022, per valutarne le performance e farlo diventare uno standard.

Ad oggi, infatti, la responsabilità estesa del produttore non si applica per gli online marketplace, dove i volumi di apparecchiature elettroniche commercializzate sono diventati enormi. Il Ministero ha testato un modello di conformità semplificato, per garantire che tutti i prodotti immessi sul mercato attraverso le piattaforme online rispettino la normativa attuale. 

La responsabilità estesa del produttore obbligherebbe infatti chi produce apparecchiature elettroniche e chi le importa a farsi carico dei costi di smaltimento. In più, la legge richiede una progettazione eco-compatibile, ovvero un design pensato per il riuso, il riciclo e il recupero.

L’EPR e l’e-commerce

Chi produce merci, sempre più dovrà adeguarsi a questi principi, favorendo fra le altre cose la raccolta e il trattamento dei RAEE. Il buco normativo attraverso cui passavano le merci dell’e-commerce, potrebbe quindi chiudersi presto.

Secondo la viceministra dell’Ambiente, Vannia Gava. “l’accordo apporta benefici tangibili al sistema di recupero dei rifiuti, consentendo di ridurre i rischi di inquinamento dovuti all’inadeguata gestione del relativo fine-vita”. 

Soddisfatto anche Danilo Bonato, direttore generale di Erion Compliance Organization: “Grazie all’accordo di programma, nel 2022 Erion ha potuto assicurare la gestione ambientalmente corretta di 330 tonnellate di rifiuti di pile e accumulatori portatili”.
Anche il Consorzio ERP Italia ha potuto gestire volumi importanti di RAEE grazie alla sperimentazione introdotta dal MASE. Secondo Alberto Canni Ferrari, capo di ERP Southern Europe, il consorzio ha ricevuto oltre 19.300 ordini di raccolta per circa 30.800 tonnellate avviate al trattamento.