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Recupero Oli minerali usati: CircOILeconomy sbarca in Puglia

Il road show organizzato da Conou arriva nella sede di Confindustria Puglia per offrire una panoramica sui vantaggi legati alla corretta gestione degli oli industriali esausti

oli minerali usati conou

 

 

(Rinnovabili.it) – CircOILeconomy, la campagna di formazione itinerante dedicata alla corretta gestione degli oli minerali usati, continua il suo viaggio attraverso l’Italia. Nato dalla collaborazione tra CONOU e Confindustria, il road show è arrivato stamane a Bari per incontrare gli imprenditori locali e le aziende interessate ad approfondire la tematica.

Il progetto mira a sensibilizzare le imprese sull’importanza della qualità dello stoccaggio e della raccolta dei lubrificanti esausti, innescando in questo modo un ciclo virtuoso a beneficio dell’intero sistema paese.

 

Nella sede di Confindustria Puglia i referenti del Consorzio, tra cui il responsabile rete di raccolta del CONOU, Marco Paolilli, e i rappresentati locali di Confederazione, hanno spiegato ai partecipanti l’importanza di conoscerne le procedure di detenzione e stoccaggio degli oli minerali usati. “Un olio usato gestito con accortezza durante le fasi di stoccaggio temporaneo presso l’industria – afferma Riccardo Piunti, vice presidente Conou –  potrà consentire un processo di ri-raffinazione efficiente e garantire una qualità della base rigenerata adeguata agli standard , sempre migliorati, richiesti per produrre oli lubrificanti nuovi”. La nuova consapevolezza che la campagna itinerante sta diffondendo servirà ad mentre gli attuali risultati regionali nella filiera degli oli minerali: nel 2018, infatti, nel territorio pugliese sono state raccolte circa 8.560 tonnellate di olio usato, tutte destinate alla rigenerazione.

 

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“Da oltre 35 anni – ha affermato Piunti – il CONOU mette in pratica quelle che oggi vengono definite come le buone pratiche dell’economia circolare […] Un bagaglio di esperienze e competenza che il Consorzio intende metter a fattor comune, ingaggiando sempre di più una categoria di interlocutori, i detentori industriali, così da rinsaldare il principio secondo cui una corretta gestione di questo rifiuto pericoloso può determinare un vantaggio sia per la salvaguardia ambientale che per il conto energetico che il nostro Paese deve pagare annualmente”. Il progetto prevede che il Consorzio supporti le aziende nell’adempimento degli obblighi di legge relativi alla gestione di questo rifiuto pericoloso, offrendo formazione e informazione sulle procedure da seguire, le norme di sicurezza e le eventuali sanzioni amministrative, e comunicando l’evoluzione della normativa sull’ambiente. Così facendo, a mano a mano, le aziende che producono olio lubrificante usato diventeranno parte attiva della filiera dell’economia circolare e protagoniste di un sistema efficiente e competitivo, trasformandosi in “ambasciatori” di buone pratiche e migliorando la propria brand reputation.

 

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