Rinnovabili

Rapporto EcoTyre: nel 2021 superati gli obiettivi per la raccolta di pneumatici

raccolta pneumatici
Foto di kurtbecker1 da Pixabay

(Rinnovabili.it) – I dati della raccolta pneumatici in Italia sono incoraggianti. EcoTyre ha presentato il suo rapporto 2021, secondo il quale lo scorso anno ha raccolto ben 44.761.754 kg di pneumatici. La raccolta, effettuata in tutte le Regioni d’Italia, ha superato gli obiettivi stabiliti dalla legge raggiungendo quota 101,27%.

“Durante l’anno appena trascorso abbiamo assistito a un graduale ritorno alla normalità a seguito della pandemia. – ha commentato Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre – Siamo riusciti anche nel 2021 a raggiungere, addirittura superandoli leggermente, non solo i risultati e gli obiettivi previsti originariamente dalla legge, ma anche quelli di extra raccolta richiesti dal Ministero della Transizione Ecologica per coprire le inefficienze di una parte della filiera”.

I dati contenuti nel rapporto

Il documento presentato dal consorzio fornisce il dettaglio delle varie fasi della raccolta degli pneumatici. Dei quasi 45 milioni di kg, circa 42 provengono dalla rete nazionale del ricambio, le officine cioè dei gommisti. Qui ci sono infatti stati 18.057 ritiri, che hanno interessato 14.095 esercenti. Il 66% delle attività coinvolte era di piccole dimensioni, con cifre di ritiro che oscillano intorno ai 300 PFU. In questi casi, l’indice di puntualità è definito medio: il ritiro avviene entro la data concordata nell’82% dei casi in città, nel 78% nelle aree periferiche. Il consorzio riesce così a garantire una raccolta di pneumatici capillare, che copre aree complesse come le piccole isole o i comuni di montagna di cui il nostro Paese è costellato.
EcoTyre ha volutamente scelto una logica di prossimità, che renda la raccolta sostenibile dal punto di vista dei km percorsi, dei costi e delle emissioni. Del resto il consorzio ha fatto della sostenibilità una scelta a tutto tondo: dallo scorso anno, con un aumento del 30% rispetto al 2020, il 95% dei mezzi utilizzati per spostare i PFU sono Euro 5 o Euro 6.
Rispetto alla raccolta degli pneumatici, in ogni caso, altri 2 milioni e mezzo di kg sono stati invece forniti dagli autodemolitori ACI, mentre la restante quantità deriva dai ritiri straordinari, associati al progetto PFU Zero.

Il progetto PFU Zero

PFU Zero è un progetto di raccolta straordinaria di pneumatici direttamente sul territorio. Nel 2021 ha realizzato 49 interventi straordinari in discariche abbandonate. Grazie a queste attività, è stato possibile recuperare quasi 200.000 kg di PFU. EcoTyre inoltre vanta numerose collaborazioni con organizzazioni ambientaliste. Insieme a Legambiente, ad esempio, il consorzio partecipa a Puliamo il Mondo, contro l’abbandono dei rifiuti. Con Marevivo invece collabora per la campagna PFU Zero sulle Coste Italiane, e grazie a questa intesa sono stati rimossi pneumatici abbandonati sul fondo marino in almeno una decina di porti e spiagge italiani.ù

Il Consorzio 

EcoTyre è il consorzio con maggior numero di soci in Italia e in Europa, leader nella gestione della raccolta e del fine vita degli pneumatici ogni anno immessi sul mercato.
Le sue attività generano un valore economico pari a circa 14 milioni di euro e impiega 110 risorse tra dipendenti diretti e indiretti. Il consorzio è composto da 127 EcoTyre partner, di cui 109 logistici e 18 che si occupano di trattamento e recupero. L’ambizione è di chiudere il ciclo di vita delle gomme, rendendo possibile l’utilizzo di gomma devulcanizzata derivante da pneumatici per produrre altri pneumatici. Quest’ambizione è però un programma concreto, sostanziato dal progetto “Da Gomma a Gomma”, ormai in dirittura d’arrivo. Entro i prossimi tre anni, infatti, il Consorzio prevede di giungere alla diffusione della sua flotta.
“Anche nel 2022, nonostante tutte le incertezze del contesto attuale, ci riproponiamo di continuare il nostro percorso di miglioramento basato su qualità dei servizi ed innovazione nell’Economia Circolare, cercando di mantenere il giusto equilibrio tra efficienza del servizio capillare, ricerca di avanguardia nell’Economia Circolare ed un livello adeguato di eco-contributi ambientali”. – ha specificato infatti Ambrogio.

Exit mobile version