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CONAI: dal riciclo degli imballaggi benefici per più di un miliardo e mezzo di euro

Pubblicato il Rapporto di Sostenibilità CONAI su riciclo e recupero di imballaggi nel 2021: generati benefici per 1 miliardo e 525 milioni di euro; risparmiata elettricità pari a quella del consumo domestico di 7 milioni di famiglie e 4,7 milioni di tonnellate di CO2.

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Credits: CONAI

(Rinnovabili.it) – Pubblicato il rapporto di sostenibilità di CONAI, il Consorzio nazionale che si occupa del riciclo e del recupero degli imballaggi. Il rapporto mostra i numeri del settore, evidenziando come nel 2021 abbiamo risparmiato la quantità di energia elettrica che utilizzano in un anno ben 7 milioni di famiglie, e una quantità di CO2 pari a 11mila voli Roma-New York. 

«Stiamo parlando di benefici ambientali sempre più importanti per il nostro Paese» ha commentato il presidente CONAI Luca Ruini. «Soprattutto in un momento di crisi energetica come quello che stiamo attraversando. Il riciclo permette di risparmiare non solo materia, ma anche energia primaria e CO2. L’Italia, del resto, è già leader a livello europeo in questo settore dell’economia circolare: siamo il primo fra i grandi Paesi per riciclo pro-capite degli imballaggi. E i risultati si vedono. Dobbiamo impegnarci sempre di più nel guardare alle nostre città come a vere e proprie miniere urbane che producono risorse, ma anche continuare a incentivare l’ecodesign, per far sì che il nostro tessuto imprenditoriale immetta sul mercato imballaggi sempre più sostenibili e facilmente riciclabili».

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I numeri CONAI del riciclo degli imballaggi

Nel 2021 il recupero e riciclo degli imballaggi ha generato un beneficio economico pari a un miliardo e 525 milioni di euro: 614 milioni di euro il valore prodotto dal recupero della materia; 10 milioni generati avviando gli imballaggi non recuperabili al riciclo; 625 milioni di euro sono invece generati dall’indotto della filiera. 

A questi numeri vanno aggiunti i valori economici dei benefici ambientali: 276 milioni di euro è quanto vale la CO2 non emessa, ma scende anche il consumo energetico. Le attività del Consorzio hanno infatti evitato il consumo di 26 terawattora di energia: quanto consumano 7 milioni di famiglie in un anno. 

Anche i benefici ambientali presentano numeri piuttosto elevati: le 4,7 milioni di tonnellate di CO2 equivalente non emesse equivalgono alla produzione climalterante di quasi 11 mila tratte aeree Roma – New York, andata e ritorno.

La quantità di materia vergine risparmiata – 5 milioni di tonnellate – equivale al peso di 339 Torri di Pisa, ed è così divisa: circa 285mila tonnellate di acciaio, equivalenti a 739 Frecciarossa; 16mila tonnellate di alluminio, pari a un miliardo e mezzo di lattine; un milione e 318mila tonnellate di carta (528 milioni di risme A4); 916mila tonnellate di legno, 519mila di plastica, 140mila di bioplastica e un milione e 796mila tonnellate di vetro. 

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Guardando a tutti gli imballaggi avviati al recupero e al riciclo – dicono dal consorzio – ogni anno si evita il riempimento di quasi 8 discariche di medie dimensioni. 

«Grazie al sistema CONAI il riciclo dei rifiuti di imballaggio ha raggiunto in Italia, un livello di eccellenza europea, dimostrando che la transizione ecologica oltre agli obiettivi ambientali può raggiungere importanti risultati economici» ha dichiarato Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile. «Nel periodo di post pandemia, in presenza di una ripresa economica consistente, un settore consolidato come quello del riciclo in Italia ha contribuito a contenere  la domanda di materie prime vergini, le difficoltà di approvvigionamento e gli alti prezzi».