Rinnovabili • Contenitori in vetro Rinnovabili • Contenitori in vetro

Raccolta vetro: nel 2021 differenziati quasi 2,5 mln di tonnellate di imballaggi

Nel 2021 la differenziata italiana ha raccolto 2.417.000 tonnellate di rifiuti di vetro. Dato in aumento dell'1% rispetto al 2020.

raccolta vetro
Foto di S. Hermann & F. Richter da Pixabay

Pubblicato il report di CoReVe, il Consorzio per il Recupero del Vetro

(Rinnovabili.it) – Il Consorzio per il Recupero del Vetro, CoReVe, ha pubblicato i dati relativi alla raccolta e al riciclo nel 2021, mostrando dati positivi e numeri in crescita.

Lo scorso anno, secondo il report fornito dal Consorzio, in Italia sono stati destinate alla raccolta differenziata 2.417.000 tonnellate di imballaggi in vetro, registrando un aumento rispetto al 2020 che sfiora l’1%. Gli imballaggi giunti al riciclo sono quasi il 2% (1,8%) in più, arrivando a 2.182.858 tonnellate; le tonnellate di vetro immesse al consumo sono salite invece del 4,16%, raggiungendo la quota 2.849.812, grazie alla progressiva ripresa delle attività del circuito HoReCa (Hotel, Ristoranti e catering) e al recupero, in generale, delle presenze turistiche dopo lo stop pandemico. 

I vantaggi sono evidenti: lo scorso anno abbiamo risparmiato 412 milioni di metri cubi di gas e quasi 4 milioni di materie prime vergini. Il risparmio si è tradotto in benefici all’ambiente, con una riduzione di quasi due milioni e mezzo di tonnellate di emissioni di CO2. Ci sono versanti positivi anche in termini economici: i corrispettivi corrisposti ai Comuni sono aumentati del 18,6% ed equivalgono a circa 102 milioni di euro.

“Dal punto di vista ambientale sono significativi i benefici derivanti dal riciclo del vetro”, ha detto Gianni Scotti, Presidente di Coreve. “Nel 2021 c’è stata infatti una riduzione totale delle emissioni di CO2 pari a circa 2,4 milioni di tonnellate. L’impiego di materiale riciclato all’interno dell’industria vetraria ha consentito inoltre di risparmiare energia pari a 412 milioni di metri cubi di gas. Infine, grazie all’incremento delle quantità riciclate, è stato possibile risparmiare 3,9 milioni di tonnellate di materie prime vergini per la produzione di nuovi imballaggi”. 

Il consumo, la raccolta e il riciclo del vetro continuano a crescere insieme all’attenzione alle questioni ambientali da parte degli italiani e delle italiane che sempre più incentivano filiere di economia circolare: i dati presentati dal Consorzio vanno in questa direzione e confermano un trend virtuoso.  Se il tasso di riciclo nazionale diminuisce lievemente giungendo a quota 76%, esso resta comunque al di sopra dell’obiettivo europeo del 75% entro il 2030. 

La riduzione è tuttavia solo apparente perché deriva dall’aumento della domanda di rottame da parte delle aziende produttrici, che ha imposto l’importazione di 210.000 tonnellate da Austria, Francia e Germania. Tali materie, secondo la normativa europea, anche se trattate per il riciclo negli stabilimenti italiani, non incidono sulla media nazionale. 

leggi anche Arriva dal MIT il primo sistema per la stampa 3D del vetro a basse emissioni

2 bandi destinati alle amministrazioni comunali per migliorare la raccolta del vetro

Per rispondere a questa domanda di rottame CoReVe ambisce a raggiungere le oltre 400.000 tonnellate di vetro che sfuggono ai cicli di raccolta e finiscono invece in discarica. Insieme all’ANCI, il consorzio ha lanciato “ il più importante intervento strutturale per la raccolta differenziata del vetro degli ultimi anni”, un piano da 10 milioni di euro per supportare gli enti locali nel miglioramento delle performance, sostenendo sia l’implementazione delle attrezzature sia le strategie di comunicazione. 

Il piano prevede due diversi bandi, aperti fino al 20 giugno 2023, rivolti ai Comuni convenzionati a CoReVe. E l’istituzione di una task force con Ancitel Energia e Ambiente al centro e al Nord, e di una con Officine Sostenibili al Sud.

Il ricorso alle importazioni di rottame di vetro per far fronte alla richiesta delle aziende è controproducente per due fattori – ha spiegato Scotti – da un lato i costi di smaltimento in discarica della quantità di vetro non correttamente raccolta e riciclata, dall’altro i mancati introiti per i comuni che possono invece grazie ai nostri bandi migliorare significativamente la raccolta e quindi ricevere contributi economici importanti”.