Il sistema avviato 2 anni fa da Ecopneus ha permesso di raccogliere e avviare a recupero 62,5 milioni di singoli pneumatici fuori uso, oltre 500.000 tonnellate di PFU
(Rinnovabili.it) – La gomma proveniente dal riciclo degli pneumatici fuori uso (PFU) diventa asfalto, energia e campi da gioco. Il sistema virtuoso innescato da Ecopneus è riuscito fino ad oggi a raccogliere e ad avviare al recupero oltre 500.000 tonnellate di PFU. Con un ritmo di 645 tonnellate al giorno di pneumatici fuori uso raccolte e trattate, in due anni, dal 7 settembre 2011 (da quando cioè il sistema è stato avviato), la società senza scopo di lucro è riuscita a conseguire risultati significativi sul recupero di questa speciale tipologia di rifiuto. Grazie alla rete di partner messa in piedi da Ecopneus, infatti, è stato possibile raccogliere 62,5 milioni di singoli PFU, più di uno a testa per ogni abitante d’Italia, una quantità, si legge nel comunicato stampa diffuso, sufficiente a formare ogni giorno una fila lunga 40 chilometri e dal peso pari a quello di tre Boeing 787. A ciò si aggiunge anche il miglior impiego possibile del contributo ambientale richiesto all’acquisto di uno pneumatico nuovo, ridotto mediamente del 17%: una risorsa economica fondamentale per sostenere l’intero sistema.
Nell’infografica messa a punto da Ecopneus (nell’immagine in basso), si evince come le 500.000 tonnellate di PFU raccolte potrebbero fornire gomma per realizzare o 50 chilometri di isolanti acustici, 0 2.700 campi da calcio, o 12.700 chilometri di strade “gommate”, oppure 15.000 chilometri di vibranti ferrotranviari, senza contare che potrebbero essere impiegate per produrre 90.000 tonnellate di acciaio e fornire energia pari a 4.445 GWh. “Il PFU, infatti – si legge nel comunicato – ha lo stesso potere calorifico del pet-coke o di un carbone di ottima qualità, il che lo rende un combustibile molto apprezzato in impianti industriali altamente energivori grazie alle minori emissioni rispetto i combustibili fossili comunemente utilizzati“.
Soddisfatta per i risultati raggiunti, Ecopneus intende continuare ad implementare il sistema, dando stabilità alle aziende della filiera, interrompendo la catena dell’abbandono e continuando a rintracciare ogni singolo PFU.
“Resta ancora molto da fare, specialmente per riequilibrare la disparità recupero di materia-recupero di energia e per il consolidamento del mercato delle applicazioni della gomma da PFU – ha commentato il Direttore Generale di Ecopneus, Giovanni Corbetta – ma siamo fiduciosi perché stiamo lavorando nella giusta direzione e i primi risultati sono già visibili”.
L’INFOGRAFICA DI ECOPNEUS: