Numeri che dimostrano efficienza e forte presenza territoriale. Si può infatti parlare di un consuntivo di raccolta da record quello illustrato dal Consorzio ERP Italia, tra i principali Sistemi Collettivi senza scopo di lucro che si fanno carico sull’intero territorio nazionale della gestione a norma dei RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e dei Rifiuti di Pile e Accumulatori.
Nel corso dell’anno che si è da poco concluso, il Consorzio, attraverso i 1.813 punti di prelievo gestiti, ha proceduto alla raccolta e al trattamento di 25.884 tonnellate di rifiuti, ammontare che esprime il dato complessivo dei conferimenti rispetto alle differenti categorie di classificazione dei RAEE. Nello specifico, sono state 2.685 (10,4%) le tonnellate raccolte di apparecchiature per lo scambio di temperatura con fluidi che rientrano nella categoria R1 (frigoriferi, condizionatori, congelatori, etc.), 4.854 le tonnellate (18,8%) di grandi apparecchiature, come lavatrici e lavastoviglie (categoria R2), 8.181 tonnellate (31,6%) di tv e monitor (categoria R3), 10.146 (39,2%) tonnellate di IT e Consumer Electronics, come computer e apparecchi informatici, telefoni, apparecchi di illuminazione, pannelli fotovoltaici (categoria R4), e 18 tonnellate di sorgenti luminose, come lampade e led (categoria R5).
La Lombardia si conferma la regione in cui ERP Italia raccoglie più volumi, per un totale complessivo di 4.905 tonnellate di RAEE, seguita dal Lazio (2.547 tonnellate) e dall’Emilia-Romagna (2.387 tonnellate). La prima regione del Meridione è la Campania, in settima posizione, con 1.605 tonnellate. La prima provincia è Bergamo, con 1.300 tonnellate raccolte, seguita da Milano (1.217 tonnellate) e Roma (1.053 tonnellate).
Rafforzata la leadership del Consorzio ERP Italia nell’ambito delle operazioni di raccolta dei Rifiuti di Pile e Accumulatori, giunte, nel 2019, a quota 3.293 tonnellate, mentre per quanto riguarda il comparto professionale, la raccolta ammonta ad oltre 3.300 tonnellate.
La percentuale di materiale avviato a recupero è stata, nel 2019, del 87,31%, mentre per il 4,41% si è proceduto a smaltimento e per l’8,28% alla valorizzazione energetica.
Nel corso dell’ultimo anno, ERP Italia ha gestito oltre 40.200 richieste di ritiro su tutto il territorio nazionale presso Punti di Prelievo quali per esempio Centri di Raccolta Comunale, punti appartenenti alla grande distribuzione, impianti di trattamento RAEE e centri di stoccaggio. Nello specifico, 21.400 sono state le richieste per quanto riguarda i servizi di tipo professionale, mentre 18.896 gli ordini relativi all’ambito domestico.
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Per quanto riguarda il TMI, ERP Italia nel 2019 si pone all’interno di uno standard di eccellenza, toccando una quota media del 99,07% per il settore RAEE B2C. Il TMI è il tempo massimo che – ai fini del rispetto dei livelli di servizio da parte dei Sistemi Collettivi – può intercorrere tra il momento in cui una Richiesta di Intervento (RdI) effettuata dai soggetti aderenti al Consorzio mediante i diversi canali messi a disposizione dal CdC RAEE diventa evadibile e il ritiro da parte dei Sistemi Collettivi.
Complessivamente, si tratta di un risultato che si pone nel solco di una fase di incremento della raccolta, e che segue un 2018 altrettanto positivo. Il 2019 si caratterizza, comunque, per un balzo in avanti pari ad oltre il 10,44% rispetto all’anno precedente. Il risultato registrato nel 2019 porta a quota 318.121 le tonnellate di RAEE avviate a corretto riciclo in Italia nel periodo (2008 – 2019). Durante l’anno appena trascorso, il gruppo internazionale di cui il Consorzio ERP Italia fa parte, ha raccolto nei 15 paesi in cui è presente oltre 239.103 tonnellate di RAEE, raggiungendo il totale di 3.456.595 tonnellate dalla sua fondazione nel 2002 a oggi.
Ogni raggruppamento ha dei target normativi minimi di recupero di materia. Per tutti i 5 raggruppamenti (R1, R2, R3, R4 e R5) gli obiettivi raggiunti dal Consorzio ERP Italia sono sempre superiori a quelli assegnati dalla normativa (95,59% di media) con una percentuale media di smaltimento, come detto, di appena il 4,41%, mentre tutto il resto è recuperato grazie ai suoi efficientissimi standard qualitativi interni.
Positivo anche il tasso di ritorno nel 2019, calcolato come rapporto tra le tonnellate raccolte e quelle immesse AEE domestiche nel 2018, che risulta pari a circa il 35%, con un picco della categoria R3, TV e monitor di circa il 138%.
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“Si tratta di un risultato che ci rende orgogliosi, soprattutto per le ricadute positive che la nostra azione ha avuto e potrà avere in termini di salvaguardia dell’ambiente e di una ulteriore implementazione delle politiche di economia circolare – ha dichiarato Alberto Canni Ferrari, Procuratore Speciale del Consorzio ERP Italia – Il nostro intento è di procedere su una via di ottimizzazione di tutte le fasi di raccolta e riciclo e di collaborazione con tutti i soggetti che entrano in gioco in questa importante filiera, proseguire nell’azione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, in particolare in questa fase di crisi pandemica che sta influenzando la nostra vita e tutte le attività”.