Cresce la raccolta differenziata di carta e cartone nel nostro paese, che già oggi si trova quasi dieci punti oltre i target UE al 2030
Le crescite di Sicilia e Sardegna trainano la raccolta differenziata di carta e cartone al Sud
Il 2023 segna un record per la raccolta differenziata di carta e cartone in Italia. Il settore ha superato i 3,7 milioni di tonnellate, con un aumento di quasi il 3% rispetto al 2022. L’aumento della raccolta ha avuto influenze positive anche sul riciclo. Il tasso per degli imballaggi cellulosici si attesta ora al 92,3%, ben oltre gli obiettivi UE dell’85% al 2030.
I dati vengono dal nuovo rapporto COMIECO, e confermano la solidità del sistema di raccolta e riciclo. Un sistema che coinvolge Comuni, gestori dei servizi ambientali, la filiera del riciclo e i cittadini. Questi ultimi smaltiscono mediamente circa 64 kg di carta e cartone l’anno. Un dato anche questo in crescita, visto anche il passaggio in corso da parte delle aziende, che riducono la plastica e aumentano la carta.
Chi sale e chi scende nella raccolta di carta e cartone
L’Emilia Romagna si distingue al Nord con oltre 93 kg per abitante, la Toscana al Centro (quasi 90 kg) e la Sardegna al Sud con (più di 61). Tra le grandi città, Roma merita una menzione speciale secondo il Consorzio, per la crescita di 3.600 tonnellate (+1,5%), pur avendo ancora un potenziale di raccolta stimato di 80 mila tonnellate all’anno.
Ogni macroarea del paese, dice COMIECO, ha contribuito alla crescita, seppur in misura diversa. Il Nord è la zona con il maggior volume di raccolta, quasi 1,9 milioni di tonnellate (+2,8% rispetto al 2022). Veneto (+9,9%), Emilia-Romagna (+2,7%) e Liguria (+8,1%) hanno trainato questa crescita, compensando le leggere flessioni di Valle d’Aosta (-0,7%) e Trentino-Alto Adige (-0,2%).
Il Centro Italia ha visto un incremento complessivo dell’1,5%, con 871.000 tonnellate raccolte grazie a Lazio (+2,7%), Toscana (+1,5%) e Umbria (+0,9%). Le Marche, invece, hanno continuato a registrare una diminuzione (-2,2%).
Il Sud ha superato le 983 mila tonnellate raccolte, con un aumento del 4,5%. Solo l’Abruzzo ha registrato una leggera flessione (-1,3%), mentre tutte le altre regioni hanno migliorato le proprie performance. La Sicilia, con un incremento del 9,9% rispetto all’anno precedente, ha dato una spinta importante alla crescita complessiva, insieme alla Sardegna (+3,2%).