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Raccolta carta: ogni italiano ne differenzia 60kg

Il rapporto annuale di Comieco pone l’Italia ai vertici d’Europa per quanto riguarda la raccolta e il riciclo della carta, con 3,6 milioni di tonnellate complessive raccolte e una differenziata di 60kg pro capite.

raccolta carta
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Marchi: “Il 2021 segnato nuovamente da una crescita positiva”

(Rinnovabili.it) – La raccolta e il riciclo della carta italiani sono i primi d’Europa: il contenuto del ventisettesimo rapporto annuale di Comieco, il Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli Imballaggi a Base Cellulosica, lo indica chiaramente. Il nostro paese ha raggiunto per il secondo anno di seguito l’obiettivo europeo di un tasso di riciclo di imballaggi cellulosici all’85%. 

Le performance fanno ben sperare: nel 2021 sono state raccolte più di 3,6 milioni di tonnellate di materiali cellulosici e gli italiani hanno differenziato in media 60kg di rifiuti a testa. Al primo posto tra le regioni l’Emilia Romagna, con una media pro capite di 88,4 kg, seguita da Toscana (85,5) e Valle d’Aosta (75 kg a testa).

La raccolta cresce al Sud, con un incremento del 4,3% dovuto all’impegno di città come Messina, capolista assoluta tra i comuni virtuosi: il rapporto è stato presentato proprio nella città siciliana. 

I risultati, seppur estremamente positivi, non devono farci adagiare sugli allori: c’è ancora uno spazio di crescita piuttosto ingente che vale almeno 800mila tonnellate. 

Il 2021 è stato nuovamente segnato da una crescita positiva per il nostro Paese nella raccolta differenziata di carta e cartone: il 3,2% in più rispetto al 2020” ha dichiarato Alberto Marchi, Presidente di Comieco. “Grazie all’azione coordinata di cittadini, Comuni e gestori, per la prima volta nel 2021 abbiamo superato i 60 chilogrammi di materiale raccolto per abitante a livello nazionale. Un risultato importante, impreziosito dal consolidamento dal tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici, attestatosi all’85% e che per il secondo anno ci permette di superare l’obiettivo fissato dall’Unione Europea per il 2030”. 

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I dati sulla raccolta carta in Italia

Il rapporto mostra dati incoraggianti su tutto il territorio nazionale: la raccolta della carta nei comuni è cresciuta di più di 110.000 tonnellate, superando la crisi del 2020.

Al Nord siamo tornati ai livelli del 2019 con un aumento del 2% della raccolta, pari a circa 36 mila tonnellate di carta, cartone e prodotti cellulosici. A fare da apripista Liguria ed Emilia-Romagna, che da sola raccoglie 88kg di rifiuti pro-capite. Menzione speciale anche per la Lombardia, il bacino regionale più rappresentativo, con le sue 570mila tonnellate di carta destinate a raccolta e riciclo. 

Anche al Centro abbiamo recuperato la crisi del 2020, quando avevamo perso 20mila tonnellate: è stato infatti registrato un aumento del 4,5% con più di 37mila tonnellate in più. Metà del lavoro è stato fatto dalla Toscana, che con la ripresa dei flussi turistici e una serie di interventi istituzionali ha contribuito al 50% della crescita, posizionandosi al secondo posto a livello nazionale per rifiuti di carta raccolta pro-capite, con 85kg ad abitante. 

Continua a crescere il sud, che sta recuperando il proprio gap rispetto alle altre due aree geografiche con 38.000 tonnellate raccolte, il 4,3% in più rispetto all’anno precedente. In testa la Sicilia, che supera per la prima volta nella sua storia i 40kg ad abitante e raccoglie 14mila tonnellate in più rispetto agli anni precedenti. Proprio la regione è da sola responsabile di 1\3 della crescita del Sud e del 13% dell’aumento della media nazionale. La classifica della raccolta pro-capite al Meridione è però capeggiata dalla Sardegna, con i suoi 60 chili per abitante, perfettamente in media con il dato nazionale. “Se tutto il Sud raccogliesse come l’isola dei nuraghi si arriverebbe ad una raccolta complessiva di oltre 1,2 milioni di tonnellate rispetto alle 940mila attuali” dice una nota di Comieco. 

Possiamo ancora migliorare, sia in termini qualitativi sia in termini quantitativi. La raccolta di carta e cartone delle attività commerciali ha standard di eccellenza con solo lo 0,79% di frazioni estranee mentre, per quanto riguarda le famiglie, Comieco necessità di una lavorazione del materiale dal 50% della media nazionale al 75% del Sud.  

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La prima parte dello scorso anno ha risentito dell’incertezza degli operatori di filiera dopo le difficoltà del 2020: in molti casi i convenzionati si sono basati molto sul ruolo sussidiario di Comieco affidandogli quote di materiale. La tendenza è stata invece invertita nella seconda parte dell’anno, grazie anche alla richiesta interna ed estera di materiale e l’aumento delle quotazioni: questo ha fatto in modo che molti convenzionati abbiano ridotto il ricorso a Comieco per riciclare al di fuori della convenzione parti della propria carta raccolta. 

“Attraverso le 983 convenzioni attive, – ha dichiarato Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco – nel 2021 Comieco ha corrisposto ai Comuni 218 milioni di euro, con un aumento del 44% rispetto al 2020, per la presa in carico e l’avvio a riciclo di oltre 2,5 milioni di tonnellate, pari a circa il 70% della raccolta differenziata comunale in Italia: il picco massimo di quantità gestite in tanti anni di storia”.