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Quando la circular economy parla umbro

Cinque le esperienze innovative premiate da Legambiente a bordo del Treno Verde a Foligno che accompagneranno il viaggio del convoglio ambientalista fino a Bruxelles

Quando la circular economy parla umbro

 

 

Sono sempre più numerose anche in Umbria le esperienze di innovazione industriale, di aziende e start up impegnate nella gestione sostenibile dei rifiuti, su riuso, riciclaggio e riduzione delle emissioni inquinanti. Esperienze di green economy eccezionali che hanno già investito e scommesso su un nuovo modello produttivo, chiudendo il cerchio e facendo dell’Italia la culla della nascente economia circolare. I rappresentanti delle realtà umbre che già hanno investito in questo nuovo modello economico, e per questo ribattezzati da Legambiente i Campioni dell’Economia circolare, hanno raccontato la loro esperienza questa mattina a bordo del Treno Verde fermo sui binari di Foligno fino a sabato.

 

Il convoglio dell’associazione ambientalista e Ferrovie dello Stato Italiane porterà il messaggio dei campioni umbri e di quelli di tutte le Regioni attraversate fino a Bruxelles, dove è in corso la discussione per l’approvazione del pacchetto europeo sull’economia circolare. L’appuntamento sarà il 24 aprile con una tappa speciale nel capoluogo belga insieme ai 100 rappresentati italiani della circular economy che incontreranno il vicepresidente della Commissione UE, Jyrki Katainen e l’eurodeputata Simona Bonafè.

 

“Il 24 aprile saremo a Bruxelles, – ha dichiarato la presidente di Legambiente Rossella Muroni – insieme ai campioni italiani dell’economia circolare, proprio per sostenere un accordo ambizioso tra Parlamento e Consiglio e far sì che la riforma della politica europea dei rifiuti divenga al più presto realtà”.

 

Cinque le realtà imprenditoriali selezionate da Legambiente e premiate con una medaglia realizzata con The Breath, un innovativo tessuto in grado di adsorbire e disgregare le molecole inquinanti.A cominciare dalle Cartiere di Trevi, dimostrazione concreta di come fare impresa con un’attenta politica di sviluppo sostenibile: tutta la produzione parte da carta di recupero senza utilizzo alcuno di fibra di legno, minimizzando gli impatti ambientali attraverso la continua ricerca del contenimento dei consumi (acqua, metano, energia elettrica).

 

Quando la circular economy parla umbro

 

La CF Plast di Ferentillo è invece specializzata nella trasformazione delle materie plastiche. L’azienda produce polipropilene in granuli rigenerato da scarti di produzione industriale. Un’accurata selezione delle fonti di approvvigionamento, e l’uso di materiali provenienti esclusivamente da produzioni industriali, sono la forza dei prodotti che si distinguono per l’elevato grado di purezza e per la costanza delle caratteristiche tecniche.

La Polycart produce e stampa film in bioplastiche biodegradabili e compostabili in MATER-BI per imballaggi flessibili, di vari spessori e misure. Compostlabel è la nuova famiglia di prodotti adesivi realizzato dall’azienda: in pratica è l’unico sistema di imballo alimentare completamente compostabile idoneo al contatto alimentare.

 

Il progetto New green revolution è stato promosso nel 2010 dall’associazione Grandi CRU di Montefalco e dalle aziende associate, in collaborazione con enti di ricerca e agronomi specializzati. Grazie a pratiche di produzione innovative oggi si ottengono prodotti agricoli di qualità, ambientalmente sostenibili e sicuri per chi li consuma e produce. Inoltre le aziende recuperano gli scarti della produzione, come le vinacce riutilizzate come fertilizzante. Il sistema di monitoraggio atmosferico, infine, permette un abbattimento significativo dell’uso di prodotti chimici.

 

Mobilità sostenibile, lotta all’inquinamento e attenzione al sociale sono i pilastri del progetto “ccar-co2 for all” promosso e gestito dall’Istituto Tecnico Tecnologico Leonardo da Vinci di Foligno (PG). Grazie alla progettazione e realizzazione di veicoli elettrici a impatto zero (adattato per la guida anche da disabili) è stato possibile implementare un servizio turistico che rende accessibili i siti della zona e i percorsi naturalistici a tutti, in particolar modo ai disabili.