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Portogallo: incoraggiati depositi illegali di rottami

Portogallo: incoraggiati depositi illegali di rottami(Rinnovabili.it) – Il nuovo Codice della Strada portoghese consente la cancellazione delle targhe delle auto a fine vita senza la presentazione del certificato che ne attesta la demolizione, un documento che è obbligatorio non solo in Portogallo, ma anche in tutta Europa. Il nuovo riferimento normativo approvato lo scorso 24 luglio, infatti, non andrebbe a risolvere un’anomalia con cui il Paese fa i conti già da 7 anni e che incentiverebbe una gestione illegale dei depositi di rottami sparsi sul territorio nazionale.

 

A sollevare il “caso” sono stati i responsabili di Quercos, l’associazione nazionale per la conservazione della natura coinvolta dagli organi di Governo nella rettifica del regolamento; con la collaborazione di Valorcar, l’organizzazione no profit attiva nel settore della demolizione e del riciclo delle auto giunte a fine vita, gli attivisti hanno chiesto una revisione del nuovo Codice della Strada per eliminare la possibilità che le auto a fine vita vengano abbandonate e i rottami vengano consegnati ad operatori senza licenza, favorendo di fatto una gestione illegale dell’intero settore. Tra le conseguenze anche una perdita del gettito fiscale, dal momento che la cancellazione della targa di un veicolo comporta la sospensione dell’Imposta Unica di Circolazione, la tassa pagata sulla proprietà del veicolo.

 

Il nuovo Codice, infatti, stabilisce che, se un veicolo è scomparso e di esso non ci sono tracce da 6 mesi, il proprietario venga esonerato dal pagamento dell’imposta sulla proprietà del mezzo; una disposizione che per Quercus alimenta la demolizione illegale delle auto a fine vita e il loro abbandono in luogo pubblico. Da qui la proposta avanzata dall’associazione di estendere la scadenza di pagamento da 6 a 12 mesi. Il documento sarà ratificato entro la fine dell’anno.

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