Rinnovabili •

Polonia nei guai: non applica la direttiva sulle auto a fine vita

Bruxelles ha deciso di trascinare lo Stato membro davanti alla Corte di Giustizia europea. La Polonia rischia sanzioni sulle auto a fine vita

Polonia nei guai non applica la direttiva sulle auto a fine vita

 

(Rinnovabili.it) – La Commissione europea porterà la Polonia davanti alla Corte di Giustizia per non aver applicato la legislazione comunitaria sulle auto a fine vita. Le preoccupazioni di Bruxelles riguardano la mancata implementazione dei sistemi di raccolta e riciclo dei rottami. Non sarebbe dunque rispettata la Direttiva europea sugli ELV (End of Life Vehicles), che mirava a rendere la gestione di questi materiali più sostenibile per l’ambiente. Il provvedimento stabilisce obiettivi chiari per il riuso, il riciclo e il recupero delle auto e dei loro componenti, e spinge i produttori a costruire le nuove vetture in previsione di un loro riciclo.

La Polonia non ha adempiuto a queste prescrizioni, sebbene qualche modifica la abbia messa in atto. Già nel 2009, infatti, era stata aperta la procedura di infrazione nei confronti del Paese dell’est europeo. Alcune richieste sono state assecondate negli anni, ma non tutte. Ecco perché è arrivata la chiamata in causa della Corte di Giustizia: alle promesse di completare le modifiche nel 2013, infatti, la Polonia non ha dato seguito con i fatti.

 

Nella legislazione nazionale, infatti, il governo non ha incluso l’obbligo di raccogliere le parti dell’auto usata smaltite come rifiuti (ad esempio, pezzi che non possono essere riutilizzati e perciò devono devono essere riciclati). Inoltre, ci sono discriminazioni per i veicoli non fabbricati in Polonia. La bozza di legge che contiene le modifiche su questi punti è rimasta dentro un cassetto, in attesa di un’approvazione che ancora stenta ad arrivare.

Tutto questo va contro ai desiderata europei di creare un’economia circolare in cui ogni oggetto che si trasforma in rifiuto possa essere recuperato, riusato o riciclato. In particolare, nel caso degli autoveicoli, la normativa comunitaria intende ridurre il quantitativo di rifiuti prodotti quando arriva il momento della demolizione, limitare l’uso di sostanze pericolose nella costruzione delle vetture e accrescere la quantità di materiale riciclato all’interno del processo di produzione.