Piccole aziende del Kenia riciclano pneumatici fuori uso per farne dei sandali. Si chiamano Akala, costano poco e durano a lungo
Dunque le tribù Masai, che si spostano per tutta la zona sud della nazione, avevano fiutato l’affare quando già molti anni fa i loro membri hanno deciso di indossare sandali con la suola in gomma da pfu. Solo adesso iniziano a diventare una moda e a figurare nelle bacheche dei rivenditori web, a prezzi anche dieci-venti volte superiori rispetto a quelli praticati nelle strade di Nairobi. E anche i punti di fabbricazione fioriscono in altre zone del globo. Negli Stati Uniti c’è la Detroit Threads, che impiega dozzine di persone bisognose nel giro della Comunità per i servizi sociali diretta dalla Reverenda Faith Fowler. A Detroit si producono scarpe da 25 dollari, attingendo dal pozzo dei 35 mila pfu smaltiti ogni anno in quell’area. E sono solo una minima parte del totale. In tutto il mondo, infatti, circa un miliardo e mezzo di pneumatici l’anno finiscono in discarica – nella migliore delle ipotesi – quando non vengono smaltiti in mare, sotto terra o bruciati.