L’iniziativa di tre giovani imprenditori locali nel riciclo degli pneumatici fuori uso può essere il primo mattone di un cambio di paradigma in Medio Oriente
(Rinnovabili.it) – Il riciclo degli pneumatici fuori uso si estende anche al Medio Oriente. Tutto grazie all’inventiva di tre giovani imprenditori, che hanno dato vita alla prima fabbrica per il recupero dei pfu in Libano. Un’attività pionieristica, dato che da quelle parti bruciare pneumatici fuori uso è diventato parte della cultura locale. È considerata infatti l’unica strada per lo smaltimento. Poco importa che si tratti di un crimine contro l’ambiente, a causa dell’ingente mole di emissioni di CO2 sparse in atmosfera.
Forse, però, all’alba del 2014 e sulla scia di iniziative che hanno coinvolto la vicina Africa, qualcosa sta cominciando a cambiare, se è vero che nel sud del Paese, a Toula, questi tre giovani imprenditori hanno proposto un’alternativa. Ali Issa, Ahmad Shamseddine e Oula Issa, mossi da creatività e interesse per le sorti dell’ambiente, hanno messo in piedi una fabbrica che ricicla gli pneumatici usati. Si sono basati, nel lanciarsi in questa impresa, sull’esperienza della famiglia Issa nel riciclo della gomma. Genitori e parenti hanno infatti lavorato per lungo tempo con questo materiale, trasformandolo in vari prodotti venduti poi nei negozi. I tre ragazzi hanno deciso di seguirne le orme, però su scala industriale. Invece di bruciare i pfu, li triturano fino a farne una polvere finissima, poi riutilizzata per farne piastrelle per pavimenti degli asili, terreni da gioco e sport club.
Dopo un periodo di sperimentazione, l’azienda ha preso il volo e ora i tre partner lavorano stabilmente. Non solo, ma pensano in grande: l’intenzione è creare una macchina in grado di produrre piastrelle più grandi, in modo da facilitarli nella partecipazione a progetti di più larga scala, dove è necessario coprire superfici molto ampie. Altro pallino dei giovani imprenditori libanesi è il riutilizzo della tela presente negli pneumatici fuori uso. È stata accatastata in grandi mucchi nella fabbrica di Toula: invece di gettarla via, stanno pensando di adoperarla per farne elementi decorativi.