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Pneumatici fuori uso: cresce l’industria in Sud Africa

A due anni dal lancio del piano governativo di riciclo dei pneumatici fuori uso, 700 persone hanno trovato un impiego e sono attivi 9 impianti. Ma ci sono margini per crescere ancora

Pneumatici fuori uso cresce l’industria in Sud Africa(Rinnovabili.it) – Un progetto di 5 anni per dar vita a un’industria sostenibile e riciclare milioni di pneumatici fuori uso ogni anno. Ne sta cogliendo i frutti il governo sudafricano, pioniere nel riciclo dei pfu nel continente. I primi numeri arrivano a distanza di due anni dall’entrata in vigore: fino ad oggi sono state riciclate circa 30 mila tonnellate di gomme usate. Un quantitativo irrisorio, se si pensa che nel mercato sudafricano entrano 240 mila tonnellate di nuovi pneumatici l’anno. Ma a la nuova industria è in espansione.

 

Il numero degli pneumatici abbandonati in Sud Africa, secondo le stime, si aggira fra i 60 e i 100 milioni. Altri 11 circa finiscono nei depositi quando i proprietari di auto, ogni anno, cambiano le gomme. La gran parte dei pfu viene smaltita in discarica, altre vengono bruciate per produrre calore, altre ancora lasciate per strada.

Il cambio di rotta degli ultimi anni prende le mosse dalla preoccupazione per i rischi che gravano sulla salute e sull’ambiente. Il Dipartimento degli Affari ambientali ha ordinato, due anni fa, che l’industria degli pneumatici sudafricana avrebbe dovuto essere la prima in tutto il continente nero a sviluppare un piano di gestione dei rifiuti.

 

Il piano governativo si affida a una serie di trasportatori indipendenti, che conducono presso depositi regionali i pfu. Qui la palla passa ai riciclatori. Per adesso gli impianti sono soltanto 9 e i lavoratori 743. Il materiale di risulta viene impiegato da diverse industrie: le gomme usate diventano manichette, guarnizioni, tappeti, gommini per campi in erba sintetica, bitume per manti stradali.

I ricercatori delle università di Stellenbosh e Port Elizabeth stanno cercando nuove applicazioni. In quest’ultima città, il dipartimento di botanica sta sperimentando l’uso delle briciole di pneumatico come additivo per la terra nella progettazione di giardini.