(Rinnovabili.it) – Dal 12 giugno entrerà in vigore il nuovo contributo per la gestione degli pneumatici fuori uso derivanti dalla demolizione dei veicoli a fine vita per l’anno 2015. Lo ha stabilito il decreto della Direzione Generale per i rifiuti e l’inquinamento n.30/2015. Il contributo è destinato alla copertura dei costi di recupero e trattamento degli pneumatici usati, in modo da garantirne il più corretto riciclo. La cifra cresce in alcune categorie mentre cala per altre se si fa il confronto con il 2014: i ciclomotori da 1 euro scendono a 0.31, le auto passano da 2 euro a 2.31, autocarri e autobus possono oscillare dai 10.57 ai 19.51 (nel 2014 la forbice era 7.30-15.20), mentre macchine agricole, operatrici e industriali vedono aumentare il contributo minimo ma anche un taglio netto per il tetto massimo, ridotto a meno di un quinto: si va dagli 0.37 euro ai 48.19, mentre lo scorso anno il pendolo andava da 0.30 a 273 euro.
È il Comitato di gestione dei pfu a definire l’entità del contributo, mentre con apposito regolamento, contenuto nel decreto 20 gennaio 2012, sono stati definiti i parametri tecnici per l’individuazione delle diverse categorie di contributo. Le differenze vengono fatte sulla base della tipologia dei pneumatici, del peso e della tipologia del veicolo.
Lo stesso decreto definisce anche le spese relative alla gestione e all’amministrazione del Comitato e del fondo in cui è versato il contributo, riscosso dal rivenditore del veicolo al momento della vendita.
I prossimi passi del processo prevedono che il Comitato di gestione dei pfu invii all’Autorità competente (cioè la Direzione Generale per la tutela del territorio e delle risorse idriche), entro il 31 maggio 2016, il rendiconto economico della gestione dei proventi relativi all’anno 2015, e fissi poi entro la fine del mese il prossimo contributo per i gli pneumatici fuori uso.