(Rinnovabili.it) – Il riciclo degli pneumatici giunti a fine vita, oltre a essere un “dovere” ambientale, è anche un modo per evitare di sovraffollare le discariche verso le quali questo prodotto è generalmente destinato. La gomma che per anni ha percorso le strade più disparate può infatti essere recuperata e trattata ad hoc per diventare un prodotto secondario impiegabile per altri fini, come nel caso dell’asfalto gommato per esempio. Ma in che modo cambierebbero le prospettive di riciclo se gli pneumatici da smaltire fossero “verdi”?
Una prima risposta è arrivata dalla Continental, uno tra i più grandi produttori mondiali di pneumatici che ha deciso di investire sulla messa a punto di prodotti green. Dopo aver sostituito l’olio di colza a quello fossile, il rayon al poliestere e la gomma riciclata a quella sintetica, la multinazionale ha voluto sperimentare l’estrazione della gomma dalla pianta di tarassaco, coltivato su campi incolti e quindi non in competizione con i prodotti legati alla catena alimentare. Il percorso è promettente anche se, secondo il Responsabile Materiali e Processi della Continental, Boris Mergell, si tratta di una strada rocciosa.
«Non tutti i materiali con cui attualmente vengono prodotti pneumatici possono essere sostituiti – ha detto Mergell – perché in molti casi abbiamo registrato un peggioramento delle prestazioni di frenata e della resistenza di rotolamento».
Attendiamo dunque che altri test consentano di fare passi significativi e per Mergell dovremo aspettare ancora cinque anni.