La nuova riduzione del contributo ambientale da pagare al momento dell’acquisto di pneumatici nuovi, la quarta dal 2011 a oggi, si traduce per i consumatori in un risparmio di circa 9 milioni di euro
(Rinnovabili.it) – Un nuovo ribasso per il contributo ambientale richiesto ai consumatori per l’acquisto di pneumatici nuovi immessi sul mercato dai soci Ecopneus. A partire da oggi, l’importo da pagare per i nuovi acquisti passa a 15,20 euro per gli pneumatici autocarri e autobus da 41 a 70 kg (nel 2011 era pari a 23,50 euro), a 7,30 euro per gli pneumatici autocarri e autobus da 21 a 40 kg (nel 2011 era pari a 12,10 euro), a 2 euro per gli pneumatici per autoveicoli (nel 2011 era pari a 3 euro) e a 1 euro per quelli per motoveicoli (nel 2011 era pari a 1,50 euro). Quella in vigore dal 1 luglio 2014 è la quarta riduzione che subisce il contributo ambientale negli ultimi 4 anni e che si traduce per i consumatori in un risparmio di circa 9 milioni di euro.
Quello pagato all’acquisto di ogni pneumatico nuovo, anche online, infatti, è un importo che serve a finanziare le operazioni di raccolta trasporto e trattamento degli pneumatici una volta che giungono alla fine del loro ciclo di vita, dal quale non può derivare alcun utile (eventuali avanzi di gestione devono essere destinati in operazioni di prelievo da stock storico, per ridurre gli accumuli di PFU presenti in Italia). Si tratta di un costo che in passato era incorporato nel prezzo dello pneumatico nuovo, ma che dal 2011 deve essere evidenziato nel documento di vendita, tutelando il consumatore da eventuali ricarichi o pratiche di vendita scorrette.
Dal 2011 a oggi, infatti, da quando cioè è operativo il sistema Ecopneus, l’insieme delle riduzioni del contributo ambientale, legate a modalità operative più efficienti di gestione dei PFU, ha comportato un risparmio complessivo sull’acquisto del nuovo stimato in circa 30 milioni di euro.
“Una riduzione – ha dichiarato il Direttore Generale di Ecopneus, Giovanni Corbetta – ancora più preziosa alla luce del rilevante livello di servizio assicurato al mercato del ricambio degli pneumatici, degli importanti risultati operativi raggiunti sul campo e del nostro impegno oltre quanto chiesto dalla normativa. Anche nello scorso anno siamo riusciti a superare il nostro target di legge sulla raccolta, andando a prelevare 247mila tonnellate di PFU da 33.000 gommisti grazie a oltre 72.000 missioni di automezzi. Riuscire ad ottenere questi risultati, garantendo un ottimo servizio al sistema e un risparmio al consumatore, deve essere motivo di orgoglio per tutti gli attori della nostra filiera che a tale risultato hanno fortemente contribuito”.