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Pneumatici nel pavese: raccolta record per Ecopneus

Pneumatici nel pavese: raccolta record per Ecopneus.(Rinnovabili.it) – Un paese condannato a convivere per anni con 60.000 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso (PFU). Succede a Castelletto di Branduzzo, il comune in provincia di Pavia con una criticità ambientale considerata unica nel suo genere in tutta Europa, finalmente liberato dall’ecomostro grazie all’intervento di Ecopneus che, in seguito alla firma di un accordo lo scorso luglio con il Comune e la Prefettura, ha iniziato le operazioni di prelievo dei PFU abbandonati nell’area dell’ex Ecogomma.

 

Ad oggi, il totale degli pneumatici prelevati e avviati al riciclo è di 22.491 tonnellate (75 tonnellate al giorno, 40 singoli PFU ogni ora), pari a un terzo dei copertoni presenti nell’area. Ecopneus ha infatti messo in moto la sua rete di aziende partner, 13 in tutto quelle coinvolte nell’operazione pavese, e organizzato in totale 935 viaggi di automezzi che hanno raccolto e trasportato il materiale per avviarlo al corretto recupero.

 

“Per avere un termine di paragone – specifica Ecopneus – basti pensare che circa 20.000 tonnellate sono i PFU raccolti e avviati a recupero da Ecopneus in Lombardia in tutto il 2013”.

 

Soddisfatto il Sindaco di Castelletto di Branduzzo, Luciano Villani, convinto della risposta concreta e risolutiva a un problema irrisolto per anni e ora concentrato in progetti di sensibilizzazione per le scuole elementari e medie, che possano educare le nuove generazioni sui temi del rispetto dell’ambiente e del corretto recupero degli pneumatici fuori uso.

 

“Il prelievo di PFU dal sito di Castelletto di Branduzzo – ha commentato, il Direttore Generale di Ecopneus, Giovanni Corbetta – si inserisce in una serie di operazioni analoghe dal grande valore ambientale e sociale che abbiamo portato avanti in tutta Italia. Parallelamente alla nostra attività quotidiana, dal 2012 ad oggi, grazie agli avanzi economici maturati e a un’oculata gestione finanziaria di tutto il nostro sistema, siamo riusciti ad intervenire in 9 siti storici sparsi in tutta Italia, prelevando e avviando a recupero oltre 45.000 tonnellate di PFU. Situazioni che le Amministrazioni con le sole loro risorse non sarebbero riuscite ad affrontare”.

 

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