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Come facciamo a sapere quanta plastica riciclata c’è nei prodotti?

I ricercatori di ACS Sustainable Chemistry & Engineering, nel Regno Unito, hanno sperimentato e brevettato un metodo che consente di individuare se un prodotto è effettivamente realizzato in plastica riciclata e con quanta percentuale

quanta plastica riciclata c’è nei prodotti
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(Rinnovabili.it) – Da quando la crisi ecologica è divenuta un tema all’ordine del giorno, anche le abitudini di consumo sono iniziate a cambiare. Una preferenza che si è immediatamente affermata tra i consumatori più consapevoli è stata quella di iniziare ad acquistare prodotti più ecologici, frutto di processi di riciclo o imballati in plastica riciclata

I governi stanno facendo pressione in questa direzione, per affermare modelli di produzione sempre più circolari. Nel Regno Unito, ad esempio, sono tassati i prodotti in plastica che hanno un contenuto di materiale riciclato inferiore al 30%, mentre in altri paesi con Spagna o Italia si penalizzano solo i packaging completamente privi.

Il problema della definizione di questi limiti, soprattutto per quanto riguarda iniziative come quella inglese, è che non si può sapere precisamente la quantità di plastica riciclata presente all’interno di un prodotto, ma bisogna fidarsi di quanto dichiarato dal produttore. 

Per ovviare a questa incognita, i ricercatori dell’ACS Sustainable Chemistry & Engineering hanno sviluppato e brevettato un sistema che è in grado di misurare la quantità reale di polimeri riciclati presenti e di sventare eventuali frodi. 

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Come misurare la quantità di plastica riciclata in un prodotto? 

Il metodo proposto consiste nell’aggiunta di un “tag” fluorescente alle resine plastiche, che resta visibile quando esse vengono mescolate alla materia vergine. I polimeri riciclati sono “etichettati” con la molecola 4,4,-bis(2-benzoxazolyl) stilbene (BBS), caratterizzata proprio dalla sua fluorescenza. A seconda del colore e dell’intensità della fluorescenza si può quindi misurare la quantità di plastica riciclata contenuta in un prodotto.

I ricercatori hanno sperimentato questa tecnica mescolando piccole quantità di polimeri così modificati in polietilene ad alta intensità fuso (HDPE) che hanno poi mescolato con una resina HDPE vergine, verificando come la fluorescenza variava la tonalità della fluorescenza. 

Il gruppo ha poi sviluppato una tecnica digitale di analisi delle immagini che converte le tonalità della fluorescenza in precise percentuali di eventuale plastica riciclata con un metodo che può essere adattato anche alle plastiche normalmente in commercio. Lo studio è stato pubblicato su ACS Sustainable Chem. Eng. (testo in inglese).